Moratti: Non credo alla buona fede dell'arbitro. Sollievo per Giovinco: nessuna lesione.

News, 8 aprile 2013.

Giovinco salterà il Bayern, ma non c'è alcuna lesione, si tratta di una forte contusione. Dopo la giornata di riposo, da stamattina tutti a Vinovo a lavorare per preparare il match contro il Bayern. Stramaccioni: Fino alla gara con la Juve credevo fossero errori... e l'episodio di oggi è il non plus ultra da quel 3 novembre. Moratti: Non credo alla buona fede dell'arbitro, non ci credo. L'espulsione di Tomovic scatena l'ira dei tifosi della Fiorentina contro Galliani, costretto a lasciare la tribuna stampa. Per le giovanili della Juventus è stato un weekend positivo.


Nessuna lesione per Giovinco - Sospiro di sollievo in casa bianconera. Giovinco salterà sì il Bayern, ma l'infortunio non è cosa grave, essendo stata esclusa la presenza di lesioni, ancora da definire i tempi di recupero. Così infatti recita il comunicato ufficiale della Juventus: "Sebastian Giovinco, costretto ieri ad abbandonare il campo durante il primo tempo della sfida contro il Pescara in seguito a uno scontro di gioco, è stato sottoposto a risonanza magnetica presso la clinica Fornaca di Sessant, per valutare le condizioni del ginocchio destro. Gli accertamenti hanno dimostrato una forte contusione ossea e del legamento collaterale mediale, senza lesioni. Inoltre è stata evidenziata una distrazione del tendine del bicipite femorale nella zona laterale.
Le sue condizioni verranno valutate nei prossimi giorni". 


Bianconeri in relax - Il bianconeri hanno usufruito ieri delle 24 ore di riposo concesse loro da Conte, ma da stamattina si comincia a lavorare intensamente per preparare la sfida contro il Bayern che, dal canto suo, non ha riposato e si è allenato rimandando a dopo la gara di mercoledì i festeggiamenti per la conquista della 23esima Meisterschale.

Stramaccioni: Fino alla partita con la Juve credevo fossero errori - La rovinosa caduta dell'Inter battuta in casa dall'Atalanta (3-4, dopo essere stata avanti 3-1) ha fatto definitivamente rinascere la vecchia Inter convinta di perdere per cupole arbitrali; naturalmente il nome della Juventus era sempre in prima linea nei discorsi trasudanti sospetto che sostituivano quello che avrebbe dovuto essere un doveroso esame di coscienza sulle proprie scelte di mercato e di gestione. E nello sfogo post partita di Stramaccioni il primo pensiero è tuttora rivolto appunto alla Juve: "Fino alla partita con la Juventus credevo di parlasse solo di errori. Oggi Gervasoni si è preso la responsabilità di dare un rigore (si era ancora sul 3-1 per l'Inter, ndr) non su un episodio dubbio, ma su qualcosa che non è mai accaduto. Non credo che sia stato un errore quello di Gervasoni, Ripeto non è stato un errore dell'arbitro: dico che lui si è preso una responsabilità, autonoma, una responsabilità incredibile, e ha riaperto una partita. Non si può..."
E in conferenza stampa: "Percepisco poco rispetto per questa maglia, per questi colori e tifosi. Lo percepisco per quello che vedo e sento. La differenza tra un errore e qualcosa che non è accaduto è questa. In questa stagione abbiamo sempre messo la faccia, ci è successo di tutto. Non c'è nulla di male per un allenatore che in una partita del genere, con un arbitro che inventa una cosa, si arrabbi. Poi i miei giocatori, che sono uomini, hanno avuto un blackout. Ci sono stati dieci minuti così, ci fa male e siamo arrabbiati con noi stessi. Ma l'episodio di oggi è il non plus ultra dallo scorso 3 novembre (il giorno di Juve-Inter, ndr) Poi, sulla palla di Ranocchia c'è la fotografia del nostro momento. Mai parlato di dietrologia, solo di episodi che decidono le partite. Se gente con esperienza dice che ci sono cose strane in campo (il riferimento è a Zanetti: "Facciamo finta di essere sfortunati, perché se diciamo altre cose poi magari veniamo pure penalizzati"). Non è come il contatto Cassano-Chiellini, stavolta è stato fischiato qualcosa che non esiste, che 22 giocatori non hanno visto e l'arbitro si è preso una responsabilità".

Moratti: Non credo alla buona fede: “ Un rigore di questo genere cambia la partita, è ingiusto tutto ciò perché mette una squadra in condizione di non sentirsi considerata. Credo siano ventuno partite che non ci danno un rigore, statisticamente credo sia impossibile che non ci siano state occasioni tali in tutto un girone. Un rigore inesistente che ti viene dato contro, tutta la buona fede di tutti io non ci credo, io non ci credo". Non crede alla buona fede? "No!" Queste le parole di Massimo Moratti a fine gara. un Massimo Moratti che con il suo entourage dalla tribuna aveva seguito la gara in un'alternanza di gioia e di delusione. Ora qualcuno dovrà prendersi la briga di chiedergli cosa ci sia ad inquinare tutta quella buona fede che dopo Calciopoli aveva improvvisamente pervaso questo calcio italiano finalmente ripulito, consentendo alle truppe nerazzurre, ormai prive di avversari all'altezza, di mietere quei successi a lungo vagheggiati invano; quale altro mostro abbia preso il posto di Moggi. Ma forse la verità è che all'Inter per uscire dal nuovo impasse in cui si è cacciata servirebbe un'altra Calciopoli. E gli arbitri riacquisterebbero subito la buona fede.

Caos in tribuna autorità a Firenze - In tribuna a Firenze Adriano Galliani era stato accolto con una serie di simpatici sfottò rappresentati da alcuni fogli con l'enorme faccia di Zio Fester, uno dei protagonisti della famosa famiglia Addams; ma la cantonata dell'arbitro Tagliavento che espelleva Tomovic per un fallo su El Shaarawy, meritevole di un giallo e non oltre, scatenava la rabbia dei tifosi viola, che decidevano di fare bersaglio della loro ira proprio Adriano Galliani, che seguiva la partita in tribuna d'onore. Fatto oggetto del lancio di qualche monetina e di alcune cartacce e 'salvato' dal sindaco Matteo Renzi da un tifoso viola che stava scavalcando la balaustra della tribuna autorità per avvicinarsi a Galliani, l'ad rossonero lasciava la tribuna per seguire il resto del match dallo spogliatoio del 'Franchi'.
Sulla vicenda è poi intervenuto il responsabile della comunicazione della Fiorentina, Gianfranco Teotino: "La Fiorentina chiede scusa se qualcuno ha mancato di rispetto al Milan e a Galliani, dirigente che gode della nostra massima stima. Valuteremo le foto e le immagini di quei momenti concitati in tribuna autorità, se qualcuno si è comportato scorrettamente non vi metterà più piede. Certo, Galliani non ha contribuito a rasserenare gli animi, ha quasi bisticciato con un bambino. Però, ripeto, chiediamo scusa e faremo in modo che certe cose non accadano più".
Galliani, rientrato a Milano in treno con la squadra, non voleva commentare l'episodio, limitandosi a un "Ho detto che non faccio nessun commento, non diciamo niente che è meglio. Problemi alla mia scorta? Sì, si è fatta male una persona che è stata colpita da una monetina a un occhio".
Questa la replica del Milan alla Fiorentina (fonte milannews.it): «“Sulla vicenda Galliani, le parole di Teotino non corrispondono a verità”. Questa la risposta del club di via Turati alla nota fatta trapelare oggi pomeriggio, nell’immediato post partita di Fiorentina-Milan dal responsabile della comunicazione viola Gianfranco Teotino che indicava un 'bisticcio' di Galliani mentre era costretto ad abbandonare la tribuna autorità del Franchi con riferimento a una presunta lite tra l’AD rossonero e un bambino».

Bene il settore giovanile nel weekend - E' stato un weekend positivo per le formazioni giovanili. Avea iniziato la Primavera andando a vincere a Novara (2-1) con una doppietta del brasiliano Bonatini (in settimana recupererà la gara con l'Empoli per incrementare il suo vantaggio su Torino e Fiorentina e garantirsi così i playoff). Hanno continuato i Giovanissimi, che hanno battuto il Torino nel derby (2-0, reti di Condolo e di Ciarmela), blindando il loro secondo posto e preparandosi a recitare un ruolo da protagonisti nelle finali. E anche gli Allievi Nazionali di Della Morte hanno fatto tutto il loro dovere, andando a vincere a Livorno per 4-0 (reti di Vitale, Otin, Donis e Benucci).


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