Moratti deferito. Malagò frusta Abete. Chiellini KO

News, 13 aprile 2013.

Moratti deferito. Mughini: Moratti parla di complotto; ma chi è che complotta? Malagò dà l'ultimatum ad Abete: Entro settembre voglio vedere risultati su riforma dei campionati e della giustizia sportiva. Chiellini ko per 15 giorni. La Juve incontra Felicevich: si parla di Vidal e di Sanchez. Sarà Giannoccaro a dirigere Lazio-Juve. Ranking Uefa: ora anche il Portogallo insidia l'Italia.


Moratti deferito - "Esaminate le dichiarazioni pubblicate in data 8 e 9 aprile 2013, il Procuratore federale ha deferito alla Commissione Disciplinare Nazionale il presidente dell’Inter Massimo Moratti e il club nerazzurro. Moratti è stato deferito 'per avere espresso, mediante le dichiarazioni pubblicate su organi di informazione, giudizi e rilievi lesivi della reputazione ed in particolare della buona fede e della imparzialità degli ufficiali di gara e, conseguentemente, della regolarità del campionato a causa dell’operato degli arbitri, così ledendo la reputazione degli Organismi operanti nell’ambito della F.I.G.C., nonché il prestigio e la credibilità della medesima Istituzione Federale'. Il deferimento per l’Inter è a titolo di responsabilità diretta, per la violazione ascritta al Presidente e legale rappresentante della società Massimo Moratti". Ricordiamo che Moratti già a caldo aveva dichiarato di non credere alla buona fede degli arbitri e il giorno successivo aveva, se possibile, rincarato la dose: non cambio idea, c'è un danneggiamento costante" e un "vogliono colpirci". Il deferimento era dunque più che scontato.
Lo stesso Moratti non se n'è stupito: "Il deferimento era ovvio. Era conseguente che arrivasse", è stata la sua reazione riferita da Sky.

Mughini: Moratti dica chi complotta - Giampiero Mughini, in un suo intervento a 'La Zanzara' su Radio 24, opportunamente punzecchiato dai conduttori, ha detto la sua sul Moratti adombratore di complotti. Roba 'da cabaret', secondo Mughini: "Moratti è un uomo che non ha né ironia né autoironia, è stato 20 anni o poco meno spendendo soldi senza vincere nemmeno un gelato alla crema, poi sono arrivati i giudici è l'ex membro del consiglio di amministrazione Rossi e gli han fatto vincere, perché gli altri erano morti, quattro scudetti di fila, stai contento, stai contento, stai contento! E' chiaro che quell'arbitro ha fatto una gran cavolata, ma questo fa parte del calcio. Complotto di chi? Della loggia massonica? Dei giudei? Di chi? Se tu dici 'complotto' qualcuno a complottare ci dev'essere. Dica nome, cognome e indirizzo. Siamo nel livello di impazzimento generale, di tutto e di tutti".

Da Malagò un ultimatum ad Abete - Abete era abituato a viaggiare con il supporto del presidente del Coni: lui e Petrucci erano una coppia solidissima. Ma Malagò, pur manifestando stima per il numero uno federale ("penso che Abete sia una persona seria e perbene, penso che abbia le qualità per essere un ottimo presidente"), in un'intervista a 'Repubblica', ha palesato tutta la sua impazienza per l'immobilismo  della Figc. "Abete è stato eletto il 14 gennaio, eppure la Figc ha cominciato a funzionare una settimana fa perché non erano stati nominati i vicepresidenti! Ma com'è possibile? lo vengo eletto con una maggioranza del 94 per cento e dopo tre mesi mi ritrovo in balia del nulla? Incredibile. La Federcalcio si è già spaccata, se oggi andassero a votare dubito che rieleggerebbero Abete". E gli dà subito il compito: "Ha il dovere di riformare la sua Federazione. A cominciare dalla giustizia sportiva"; perché la gestione della vicenda del calcioscommesse proprio non gli va giù: "Fa scalpore la differenza tra il clamore della prima fase, quella delle indagini, e le ambiguità della seconda, quella che determina le sentenze. Ho seguito l'inchiesta di Repubblica sul tema dello 'scontificio' del Tnas, che è l'altra faccia della medaglia. Ed è chiaro che qui c'è una valutazione profondamente diversa tra I'attività della Procura e quella del Tnas. C'è qualcosa di sbagliato, a monte o a valle. Ne ho parlato con Giancarlo Abete. Le cose non rimarranno cosl come sono". E non sembra intenzionato a transigere: "Abete sa che mi aspetto risposte forti su questi temi. Quante chance ha di riuscire a darne? Di sicuro un uomo nuovo ne avrebbe di più. Ma lui ha la fiducia dei suoi, piaccia o non piaccia. La democrazia è sacrosanta. Ma a me non basta. Voglio vedere i  risultati, subito". E fissa la deadline: "Settembre". Entro quel termine Malagò si aspetta "qualcosa d'importante, a partire dalla riforma dei campionati. E della giustizia sportiva". Un pugno di ferro cui Abete non è certo avvezzo. Riuscirà a rimanere sempreverde?

Chiellini crac - Brutta notizia ieri per Antonio Conte, giunto a Vinovo in auto con Paratici, come non di rado gli accade: Giorgio Chiellini è finito ko e salterà la Lazio e quasi sicuramente anche il Milan, a causa dello stiramento del legamento collaterale del ginocchio, provocato dal durissimo scontro con Mandzukic al 6' di Juve-Bayern.

Paratici ha incontrato Felicevich - Da Gianluca Di Marzio si è appreso che ieri vi  è stato un primo incontro tra Fabio Paratici e Fernando Felicevich, procuratore sia di Arturo Vidal che di Alexis Sanchez. Due quindi i temi che sarebbero stati trattati: il primo è quello di un prolungamento di contratto per blindare il centrocampista cileno: dall'attuale scadenza 2016 si vorrebbe arrivare al 2018; ciò farebbe svanire le voci che vorrebbero Marotta propenso cedere il richiestissimo e quotato Vidal per far cassa e potenziare semmai il reparto offensivo. Poi si è parlato anche delle sorti del Niño Maravilla, che il Barça potrebbe cedere se riuscisse a mettere a segno uno dei grandi colpi che ha in canna (si parla soprattutto di Neymar e di Agüero); attualmente la sua valutazione si aggira sui 20 milioni e sull'attaccante c'è anche il forte interesse dell'Inter. Felicevich e la Juve (probabilmente Marotta) si rivedranno nei prossimi giorni, per parlare in primis del rinnovo del contratto di Vidal.

Lazio-Juventus: fischia Giannoccaro - Antonio Giannoccaro ad arbitrare Lazio-Juventus, che si giocherà allo stadio Olimpico lunedì sera alle ore 20.45; gli assistenti saranno Posado e Padovan; quarto uomo Viazzi; gli arbitri addizionali saranno Damato e Calvarese. L'altro big match di questo turno, Milan-Napoli, in programma a San Siro domenica sera alle ore 20.45, sarà diretto da Rocchi, assistenti Di Liberatore e Cariolato, quarto uomo Maggiani, arbitri addizionali Bergonzi e De Marco.

Ranking: ora l'Italia teme il Portogallo - L'eliminazione delle due italiane che erano ancora in gara in Europa (Juve in Champions e Lazio in Europa League) non ha certo giovato alla situazione del ranking azzurro. Premesso che il terzo posto, quello che  permette di avere quattro squadre in Champions, è destinato a rimanere una lontana chimera, visto il passo di corsa delle tedesche, adesso però l'Italia (64.147 punti) vede a rischio addirittura il quarto posto. Non tanto per timore della Francia, ora quinta con 59.000, ma per l'assalto condotto dal Portogallo (58.668) che ha ancora in gara il Benfica in Europa League e che a fine stagione dovrà scartare solo 6.785 punti contro i ben 11.375 dell'Italia (ricordiamo che valgono i risultati ottenuti nelle competizioni europee nelle ultime cinque stagioni); quand'anche ci salvassimo quest'anno, l'anno prossimo il destino sembra pressoché segnato. In testa c'è sempre la Spagna (87.739 punti), seguita dall'Inghilterra (81.963) e dalla Germania (78.186). Per quanto riguarda la classifica stagionale per club essa è guidata dal Borussia, seguito da Bayern, Real, Barça, Paris Saint-Germain e, sesta, la Juve.


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