John Elkann: Bene le vittorie, ora servono i risultati finanziari. Alla 'Primavera' la Coppa Italia

News, 17 aprile 2013.

John Elkann: La sfida resta quella di trasformare le buone notizie del campo in migliori risultati finanziari. I bianconeri sono tornati a Vinovo: si lavora in vista del Milan. La Juventus Primavera batte il Napoli al San Paolo e si aggiudica la Coppa Italia. Il giudice sportivo, facendo ricorso alla prova televisiva, non sanziona la presunta simulazione di Pinilla: il contatto, seppur lieve, c'è stato. Nessun giocatore squalificato tra i bianconeri; Peluso entra in diffida. Malagò insiste: Coni e Figc procederanno ad una vera e propria riforma della giustizia sportiva.

John Elkann: Trasformare le vittorie in migliori risultati finanziari - "Mi ha fatto particolarmente piacere vedere la Juventus FC vincere lo scudetto di Serie A nel maggio del 2012, arrivando così a contare 30 vittorie sul campo. Cosa che rende la Juve la squadra che ha vinto di più in Italia, e di parecchio. Il nostro applauso va ad Andrea, ai vertici del club, all’allenatore e ai giocatori: hanno lavorato in modo splendido per costruire un’impareggiabile mentalità vincente, che è la vera forza di questa Società. Senza dimenticare ovviamente il prezioso sostegno dei tifosi, soprattutto nel nuovo stadio della Juventus (dove la squadra ha giocato per l’intera stagione 2011-2012 senza mai perdere una sola partita…). La sfida resta quella di trasformare le buone notizie del campo in migliori risultati finanziari". Così John Elkann nella Lettera agli Azionisti agli Azionisti Exor (attualmente Exor detiene 642.611.298 azioni, pari al 63,77% del capitale sociale di Juventus Football Club).
Scontato il plauso ad Andrea e al suo staff, visti gli immani disastri della gestione precedente capeggiata dal fido Blanc; e dell'aggiunta 'sul campo' dopo '30' non ci sarebbe stato probabilmente ora bisogno se chi nel 2006 ebbe a dichiarare la sua vicinanza alla squadra e all'allenatore si fosse attivato a dovere per difendere gli interessi del club; che non dava alla proprietà preoccupazioni finanziarie perché virtuosamente gestito.
Come ha ribadito solo l'altroieri Conte, però, la Juve fu 'demolita'; è riuscita a ritornare in alto, almeno in Italia, quando è tornata in mano a persone competenti; persone di sport, che producono vittorie, che a loro volta, grazie anche allo stadio, idea della precedente gestione della Triade, hanno già generato un notevole miglioramento dei conti: la Juventus ha chiuso il primo semestre 2012/2013 con un utile netto di 11,3 milioni, rispetto al rosso di 34,6 milioni della prima metà dell'anno precedente e per l'esercizio in corso si prevede un risultato economico in netto miglioramento rispetto all'esercizio precedente, seppur ancora negativo. Tutto ciò coniugato con la conferma dei risultati sportivi della scorsa stagione. Ora la sfida, quella vera, per chi non considera la Juve solo un asset, è quella di portarla in alto anche in campo internazionale.

E adesso a Vinovo si lavora in vista del Milan - C'era serenità ieri mattina sui volti dei bianconeri che si sono ritrovati a Vinovo, ma con loro c'era anche Conte, il solito martello che non accetta cali di tensione: perché sa che mancano sette punti alla conquista matematica del titolo e oggi come oggi non si è vinto proprio niente. Dunque ieri defaticante per chi ha giocato, lavoro tecnico e atletico per gli altri: oggi seduta pomeridiana, che Conte condurrà con la solita intensità, chiedendo ai suoi le usuali concentrazione e determinazione, perché il Milan, con o senza Balotelli, non si presenterà certo a Torino vestito di arrendevolezza, ma farà invece il possibile per fare il secondo sgambetto stagionale ai bianconeri.
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La Juventus Primavera trionfa in Coppa Italia - Era un trofeo sfuggito solo all'ultimo la scorsa stagione, per mano della Roma, ma quest'anno i ragazzi di Baroni non hanno voluto sentir ragioni e hanno fatto quanto necessario per alzare il trofeo. La finale d'andata, giocata in casa, non era andata nel modo migliore per i bianconeri che, pur avendo manifestato una netta superiorità, erano usciti dal campo con un 1-1 che era sostanzialmente favorevole al Napoli, l'altro finalista, cui nel ritorno sarebbe bastato uno 0-0 per conquistare l'ambita coppa. Il ritorno si è giocato ieri in un San Paolo che voleva assolutamente veder trionfare i suoi beniamini e non ha lesinato insulti ai ragazzi di Baroni; ma la cosa, anziché spaventarli, è sembrata vieppiù esaltarli, come dimostrano le esultanze anche troppo sfrenate dopo i due goal (durante la seconda delle quali Gerbaudo è stato addirittura espulso per esultanza scomposta, considerata dal fiscale arbitro Saia irrispettosa nei confronti dei tifosi partenopei. Ma alla fine il campo ha regalato la vittoria alla squadra più forte, più forte anche della telecronaca di Ametrano su Sportitalia, dove il tifo pro-Napoli ha persino alterato in video il risultato della gara, anche se non ha potuto evitare di mostrare il presidente di Lega Beretta che consegnava la coppa a capitan Schiavone e medagliava tutti i bianconeri, che poi hanno festeggiato radiosi sul campo.
La Juventus si è imposta per 2-1: è passata in vantaggio al 57' con un rigore per un fallo in area di Celiento che cercava di arginare uno spunto dello scatenato Beltrame; dal dischetto Padovan spiazzava il portiere avversario e si faceva un bel regalo per il suo 19simo compleanno. Quando sembrava i giovani bianconeri stessero portando in porto l'1-0, ecco arrivare a 3' dal 90' il pareggio degli azzurri con Novothny. Ora la situazione era in assoluta parità e le due squadre dovevano disputare i supplementari: e all'inizio del secondo tempo supplementare arrivava la rete decisiva di Mattiello che, andato via in velocità, saltava un difensore e infilava Crispino con un buon diagonale di sinistro. La Juve resisteva poi sino alla fine, pur chiudendo in nove per due espulsioni (Gerbaudo e Mattiello) e alla fine la Coppa era sua.
"Queste partite le vince chi ha più cuore, e noi abbiamo avuto più cuore. E' un successo frutto del duro lavoro", ha dichiarato il match winner Mattiello a fine gara; a dimostrazione che lo spirito dei ragazzi di Baroni è lo stesso che anima la prima squadra.

Pinilla 'assolto' dalla prova televisiva - Era attesa la decisione del giudice sportivo sulla presunta simulazione del cagliaritano Maurizio Pinilla che cadendo in area avena indotto l'arbitro Celi aveva indotto l'arbitro a concedere il rigore in favore dei sardi. Il Giudice, facendo ricorso alla prova tv su segnalazione del Procuratore federale, ha ritenuto di non dover adottare alcun provvedimento a carico dell'attaccante, perché un contatto comunque c'è stato: "Il Giudice Sportivo, ricevuta dal Procuratore Federale (tramite fax pervenuto alle ore 15,31 del giorno 15 aprile 2013) una rituale segnalazione ex art. 35, n. 1 punto 3 CGS circa la condotta antisportiva del calciatore Pinilla Mauricio (Soc. Cagliari) in occasione della concessione del calcio di rigore al 17' del secondo tempo della gara Cagliari-Inter; acquisite le relative immagini televisive (Sky), di piena garanzia tecnica e documentale; osserva: le immagini televisive documentano che, nelle circostanze segnalate, il calciatore Pinilla, nel corso di una manovra di attacco nell’area nero-azzurra, veniva contrastato nell’azione dal calciatore Silvestre. In tale frangente, il calciatore cagliaritano, in possesso del pallone, mentre effettuava un repentino movimento per portarsi dalla sinistra verso il centro dell’area di rigore, cadeva al suolo. L’Arbitro sanzionava l’intervento del calciatore interista con la massima punizione ed il calcio di rigore veniva trasformato dallo stesso Pinilla. Dall’esame della ripresa televisiva disponibile, può dedursi che effettivamente tra i due calciatori si verificò un contatto che interessò la gamba sinistra di entrambi, all’altezza del ginocchio. Un contatto di dubbia regolarità e di lieve entità, i cui effetti vennero accentuati dal Pinilla secondo un costume (rectius, malcostume), che annovera settimanalmente vari praticanti. Una condotta censurabile, quindi, ma non riconducibile a quell’evidente simulazione sanzionabile ex artt. 35, n.1.3 e 19, n. 4 lettera a) CGS, in quanto la platealità della caduta al suolo del Pinilla era pur sempre correlata ad un contatto fisico con l’antagonista, i cui reali effetti sull’equilibrio dell’avversario in movimento non sono a posteriori valutabili con certezza, nell’esclusione di ogni ragionevole dubbio. P.Q.M. delibera, in riferimento alla segnalazione del Procuratore Federale, di non adottare alcun provvedimento disciplinare nei confronti del calciatore Pinilla Mauricio (Soc. Cagliari)".

Giudice Sportivo: Peluso in diffida - Nessun giocatore bianconero è stato squalificato dal Giudice sportivo; Federico Peluso, giunto al traguardo dell'undicesima ammonizione stagionale, è entrato in diffida, Come previsto, in Juve-Milan i rossoneri dovranno fare a meno di Flamini, espulso in Milan-Napoli e squalificato per un turno "per essersi reso responsabile di un grave fallo di giuoco". Salteranno la prossima partita anche gli altri tre espulsi di giornata: Balzaretti (Roma) e Costa (Sampdoria) per doppio giallo, e Denis (Atalanta) per essersi reso responsabile di un grave fallo di giuoco; stessa sorte per altri 14 calciatori già in diffida e nuovamente ammoniti: Muriel (Udinese), Garics (Bologna), Campagnaro e De Sanctis (Napoli), Burdisso (Roma), Conti e Pinilla (Cagliari), Cana (Lazio), De Silvestri (Sampdoria), Borriello e Vargas (Genoa), Paletta (Parma), Pasqual (Fiorentina) e Sculli (Pescara). Ammonizione con diffida e ammenda di 5.000 euro per il vicepresidente del Palermo Gugliemo Micciché "per avere, al termine della gara, negli spogliatoi, rivolto al Quarto Ufficiale una valutazione provocatoria sull'operato del designatore arbitrale; infrazione rilevata anche da un collaboratore della Procura federale"; ammonizione con diffida e ammenda di 3.000 euro al dirigente del Genoa Fabrizio Preziosi per avere, al 41' del secondo tempo, rivolto un'espressione ingiuriosa ad un calciatore della squadra avversaria.
Tra le società ammende di: 30.000 euro alla Lazio "per avere suoi sostenitori, al 28', 30' e 32' del primo tempo e al 40' del secondo tempo, indirizzato ai calciatori della squadra avversaria, grida e cori costituenti espressioni di discriminazione razziale; per avere inoltre, nel corso della gara, indirizzato ripetutamente fasci di luce laser su calciatori della squadra avversaria; per avere infine, al 18' del secondo tempo, esposto uno striscione dal contenuto insultante nei confronti del Presidente dell'U.E.F.A"; di 5.000 euro alla Juventus "per avere suoi sostenitori, al 5' del primo tempo, lanciato nel recinto di giuoco tre bottiglie di vetro"; di 5.000 euro alla Roma, "per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato nel recinto di giuoco due petardi e due fumogeni".

Malagò insiste: Giustizia sportiva da riformare - Al termine della seduta della Giunta del Comitato olimpico, il presidente del Coni Giovanni Malagò ha insito sulla necessità di una riforma della Giustizia sportiva. "Il Coni, in collaborazione con la Federcalcio, procederà per fare una vera e propria riforma della giustizia sportiva perché non vogliamo più avere una situazione temporanea e poi doverne riaprirne un'altra - ha affermato - Procederemo quindi direttamente a un discorso definitivo che pensiamo sia vincente". Sui tempi non si è sbilanciato: "Per i termini bisogna avere un po' di pazienza, l'argomento resta all'ordine del giorno".


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