Pessotto: Si fan polemiche solo quando c'è di mezzo la Juve. I conti di Galliani: Milan primo!

News, 20 aprile 2013.

Pessotto sul 'caso' Gerbaudo: Cerchiamo di valutare tutte le situazioni e non solo quelle che accadono alla Juventus! Bonucci: Dobbiamo stare sul pezzo finché la matematica non ci dà la certezza di essere nuovamente Campioni d'Italia. In casa Juve si tenta il recupero di Chiellini. Tolta una giornata di squalifica a Balotelli, ma salterà comunque la Juve. Galliani rifà conti e classifiche: Se togliamo le prime otto giornate, siamo alla pari della Juve; e se contiamo gli ultimi cinque anni, siamo primi. Padovan e Rugani convocati nell'Under 19.



Pessotto: Ci si indigna solo quando c'è di mezzo la Juve - Gianluca Pessotto, vicedirettore del settore giovanile bianconero, è intervenuto in collegamento telefonico a 'Stile Juventus' su Radio Manà Manà Sport; naturalmente l'argomento è stata la vittoria della Coppa Italia da parte della Juventus Primavera e le polemiche pretestuose che l'hanno seguita. Anzitutto la soddisfazione per il successo, arrivato non per caso ma conseguenza di un processo di crescita: "C'è grande soddisfazione, i ragazzi sono stati estremamente bravi a rimontare e a vincere al San Paolo, non era semplice però hanno dimostrato di essere cresciuti, di aver fatto tesoro dell'esperienza dell'anno passato, perché molti di loro erano già presenti anche l'anno scorso. Allora ci aveva un po' penalizzato giocare in uno stadio vero davanti a tante persone, quest'anno la situazione si è invertita e ho visto i ragazzi del Napoli un po' più emozionati di noi e li capisco, ma sono esperienze che si devono fare. Noi stiamo cercando di scopiazzare le grandi qualità che ha la prima squadra, non solo dal punto di vista tecnico, per quel che riusciamo a fare, ma soprattutto dal punto di vista caratteriale. Devo dire che l'esperienza che abbiamo fatto quest'anno, affrontando un torneo come la Next Gen che ci ha messo di fronte squadre blasonate come il Manchester City, il PSG, Fenerbahçe e Chelsea, sicuramente ha fatto crescere i nostri ragazzi e li ha preparati a questo tipo di sfide. Sono arrivati molto più pronti rispetto all'anno scorso, più in grado di gestire qualche emozione e un po' di tensione; sono esperienze che dovrebbero fare tutti i nostri ragazzi del calcio italiano, perché hanno bisogno di difficoltà per crescere. Questi tipi di manifestazioni , con le finali da giocare in stadi veri davanti a tante persone li mette davanti a difficoltà che magari non riescono a gestire ma che li fanno crescere". Da qui il discorso si è allargato sui problemi che i settori giovanili incontrano in Italia, problemi che frenano la crescita dei nostri giovani rispetto ai loro coetanei del resto d'Europa: "Da noi ci sono tante parole e pochi fatti. Bisognerebbe avere più coraggio, credere di più, non solo sui giornali, far giocare e migliorare la qualità dei nostri giovani e creare un sistema calcio che li aiuti a crescere. La sensazione è che rispetto all'Europa siamo ancora un po' indietro da questo punto di vista e quindi si faccia ancora un po' fatica a fare innovazioni che permettano loro di giocare; abbiamo fatto migliorie ma dobbiamo equipararci al resto d'Europa, dove fanno cose diverse. Non si parla solo dei grandi talenti, ma anche e soprattutto della fascia media, di quelli che non sono i fenomeni ma che costituiscono la base solida di un sistema, e questi devono essere tutelati diversamente; poi i talenti ci sono anche in Italia, li abbiamo visti, crescono e, se li fai giocare, vengono fuori. All'estero c'è più cultura, meno assillo del risultato, i ragazzi sono un po' più pronti, anche nei campionati giovanili affrontano più difficoltà; noi da questo punto di vista dobbiamo crescere, è assodato che le crescite passano attraverso le difficoltà, quindi dobbiamo fare in modo che i ragazzi nei campionati trovino sempre più difficoltà, ci siano partite più competitive perché sarà più facile chiedere loro di crescere". E poi inevitabilmente non si poteva non affrontare la situazione che ha avuto come protagonista Gerbaudo e qui Pessotto, pur ribadendo la sua censura al gesto di Gerbaudo (e prima anche a quello meno evidente di Padovan), si è tolto qualche sassolino: "Bisogna essere comprensivi ma non giustificarli; i ragazzi devono imparare a crescere e a gestire le tensioni; dispiace che si sia parlato più di quello che del risultato sportivo che è stato notevole; certamente noi abbiamo stigmatizzato i gesti dei nostri ragazzi, però è anche vero che il Napoli e i tifosi del Napoli, se avessero visto la partita di andata, anche l'esultanza di Tutino al goal del pareggio era stata identica e nessuno l'aveva notata. Le cose sono uguali per tutti e quando si vedono episodi del genere nel calcio giovanile non c'è colore, bandiera o squadra. Nessun dirigente del Napoli fece le scuse al pubblico juventino e questo dispiace; io credo, come ho detto alla fine della partita, che queste cose e questi atteggiamenti debbano essere banditi nei giovani che devono invece concentrarsi sulla loro crescita, devono pensare a migliorare dal punto di vista, tecnico, tattico e mentale e non curarsi delle provocazioni e di quel che succede all'esterno, per cui questi gesti, come dicevo, non devono avere né maglia né colore, da chiunque vengano fatti vanno banditi. Noi ci siamo subito preoccupati di chiedere scusa al pubblico di Napoli. Noi tutti i giorni chiediamo ai nostri ragazzi di comportarsi così come i valori dello sport richiedono, di concentrarsi e lottare per vincere, perché vincere è importante, però di avere rispetto: purtroppo ogni tanto succede qualche episodio di questo genere, ma non ne facciamo una questione di stato, non esageriamo e soprattutto cerchiamo di valutare tutte le situazioni e non solo quelle che accadono alla Juventus!".

Bonucci: Non c'è ancora nessuna certezza, dobbiamo stare sul pezzo - Il campionato volge al termine e si comincia a parlare di bilanci, ma Leonardo Bonucci è perfettamente consapevole che ancora non è finita, che per tirare le somme ci sarà tempo, adesso è ancora il momento di lottare; e lo dice esplicitamente in una sua intervista a Sky Sport: "Preferisco definire questa stagione dopo che avremo centrato l'obiettivo, perché adesso dobbiamo stare lì sul pezzo finché la matematica non ci dà la certezza di essere nuovamente campioni d'Italia. Per quanto riguarda la Champions, abbiamo acquistato tanta esperienza che ci servirà per il prossimo anno. In Coppa Italia siamo stati sfortunati perché se avessimo segnato al 96' adesso saremo qua a parlare di un'altra finale, però noi siamo la Juve, siamo costretti a vincere sempre e allora a fine campionato ti dirò la definizione di questa Juventus 2012-13". Sicuramente l'avventura in Champions è stato un sogno (per dirla con Conte) che non si è trasformato in un incubo perché l'eliminazione "è stata metabolizzata, abbiamo imparato tante cose da questa esperienza europea. Sappiamo che per arrivare a competere con le grandi squadre ci manca ancora qualcosina, però si può arrivare a quel livello attraverso il lavoro, il sacrificio e il sudore, quello sicuramente è uno dei segreti della Juve e per competere a livello europeo dobbiamo allora metterne in campo ancora di più". Adesso alle porte c'è Juventus-Milan, una gara importante per tanti motivi: i punti che può portare anzitutto, poi la sconfitta dell'andata da cancellare e il valore dell'avversario: "Incontriamo un avversario in forma - osserva Bonucci - lo dimostrano i tanti risultati utili che hanno fatto nel 2013 e questo sicuramente ci deve dare ancora di più la carica insieme al pensiero della sconfitta dell'andata, perché vogliamo rifarci e sicuramente vogliamo mettere un altro mattoncino per andare a vincere lo scudetto". Una sconfitta, quella dell'andata, che, seppur frutto di un episodio (il rigore di ascella di Isla), ha indotto i bianconeri a riflettere sugli errori comunque commessi e li hanno crescere: "Quando giochi in una squadra come la Juventus e sei sempre costretto a vincere vuol dire che devi mantenere sempre alta la concentrazione, la motivazione, la voglia di correre e l'umiltà soprattutto, quella che ci è mancata un po' a Milano. Da lì abbiamo cominciato un percorso di crescita che ci ha portato ad essere comunque molto costanti nel prosieguo della stagione". E domenica sera "sappiamo che, con la voglia di vincere che abbiamo, scenderemo in campo per portare a casa tre punti importanti".

Chiellini prova a recuperare - Giorgio Chiellini ce la sta mettendo tutta per provare a recuperare in tempo per domenica sera ed essere a disposizione del mister per completare quello che è stato uno dei punti di forza di questa Juve, il trio difensivo Barzagli-Bonucci-Chiellini. Non sarà facile, ma a Vinovo comincia a serpeggiare un cauto ottimismo in proposito. Decisivo l'allenamento di rifinitura di domani pomeriggio e, naturalmente, il parere dello staff medico. Per il resto la Juve potrebbe replicare il moduloi 3-5-1-1, con Pogba a centrocampo e Marchisio a sostegno dell'unica punta Vucinic.
Oggi, alle 14.30, conferenza stampa di Conte, poi alle 15 tutti in campo per la rifinitura.

Balotelli non ci sarà: la squalifica passa da due a una giornata - "La Corte di Giustizia Federale ha parzialmente accolto il ricorso presentato dal Milan riducendo da 3 a 2 le giornate di squalifica inflitte a Mario Balotelli con un’ammenda di 20mila euro in commutazione della terza giornata di squalifica. L’attaccante del Milan e della Nazionale era stato squalificato dal giudice sportivo per avere rivolto ad un arbitro addizionale un'espressione ingiuriosa al termine della gara di campionato con la Fiorentina". Dunque Mario Balotelli contro la Juventus non ci sarà. Il perché del mancato accoglimento lo ha spiegato a Sky Sport proprio l'avvocato del Milan, Leandro Cantamessa: "Il sistema sportivo prevede che il referto dell'arbitro non possa essere contestato, quello che scrive il direttore di gara produce un risultato. Eliminare totalmente la squalifica era difficile, anche se non impossibile; Balotelli ha raccontato la verità dicendo di non aver insultato nessuno". in realtà in casi simili (Cassano, Bonucci, Ranocchia, Guarin) i colpevoli avevano scontato l'intera posta, questa volte il nome era eclatante e pompato e in questi casi in Figc un po' di cerchiobottismo non guasta mai...

Galliani: Noi pari alla Juve, anzi di più - Milan-Juve è alle porte, il Milan sta a -15 dalla Juve, ma questo solo per la classifica ufficiale, che conta le giornate di campionato dalla prima all'ultima, senza aspettare che il Milan entri in forma. Perché, se si fosse adottato quest'ultimo criterio, il Milan sarebbe appaiato alla Juve. Questo è la classifica che piace all'amministratore delegato rossonero, e vicepresidente di Lega, Adriano Galliani: "Non voglio caricare la vigilia - ha detto in videochat alla Gazzetta - loro cercheranno di batterci, proveremo a farlo anche noi. Però da 24 giornate abbiamo gli stessi punti della Juve. Se non avessimo accumulato il gap si 15 punti all'inizio... Io credo che se Milan e Juve ripartissero il prossimo anno con le stesse formazioni, non prenderemo 15 punti di distacco nelle prime 8 giornate. Da 24 giornate siamo alla pari". Però alla pari ancora non basta a Galliani: bisogna passare in testa; e lui, che non dorme, con la sua calcolatrice ha già trovato la soluzione: "Ricordiamoci che nelle ultime 5 stagioni siamo la squadra che ha fatto più punti. Ci fosse un ranking come in Uefa, saremmo primi". Già, ma la Juve dov'era? Ah già, Calciopoli...

Giovani bianconeri in azzurro - Il difensore Daniele Rugani e l'attaccante Stefano Padovan, due protagonisti della recente impresa della Juventus 'Primavera', fresca vincitrice della Coppa Italia di categoria, sono stati convocati dal ct della Nazionale italiana Under 19 Alberigo Evani per l'amichevole contro il Kazakistan, in programma mercoledì 24 aprile a Forte dei Marmi (ultimo test in vista della seconda fase del Campionato Europeo, calendarizzato tra il 22 e il 27 maggio in Russia (avversari dell'Italia saranno Ucraina, Turchia e Russia).
Inoltre Luca Marrone è stato convocato da Devis Mangia, tecnico della nazionale Under 21, per lo stage di tre giorni organizzato in preparazione della fase finale del Campionato Europeo; oltre a Marrone, sono stati convocati anche Nicola Leali (che 'matura' a Lanciano), Manolo Gabbiadini (a Bologna), Ciro Immobile (al Genoa) e Fausto Rossi (a Brescia). Il Campionato europeo si svolgerà in Israele dal 5 al 18 giugno; nel girone di qualificazione l'Italia dovrà affrontare, nell'ordine, Inghilterra, Israele e Norvegia.


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