Tevez adesso c'è! Scandalo al sole: stavolta è Calciomalato.

News, 26 giugno 2013.
 
Ha avuto successo la missione di Marotta e Paratici a Manchester: Tevez la prossima stagione vestirà bianconero. Marchisio:  Tevez è un grande giocatore e ci aiuterà. E' l'estate del Calciomalato: nel mirino i procuratori, lo spot è Alessandro Moggi. Isla vuole lasciare la Juve e andare all'Inter: ma manca ancora l'accordo economico tra i due club. Ogbonna: l'affare Tevez fa rinviare l'incontro tra Juve e Torino per Ogbonna. L'11 agosto sarà per la Juve il giorno della tradizionale partita in famiglia a Villar Perosa. L'Uefa esclude Fenerbahçe e Besiktas dalle prossime Coppe europee.
 
 
Preso Tevez! - Non c'è l'ufficialità (nel senso che mancano ancora solo le firme) ma Carlitos Tevez è a tutti  gli effetti un giocatore della Juventus: Marotta e Paratici ieri (dopo una telefonata da Manchester che, intorno alle 10, li informava che erano stati risolti alcune residue pendenze tra il City e il manager di Tevez) sono volati a Londra con un aereo privato e dopo diverse ore di colloquio hanno portato a termine una trattativa che aveva fatto lo scatto decisivo più di un mese fa, il 16 maggio, quando, in un ristorante londinese, il Babbo Restaurant, zona Mayfair, proprio sotto casa di Kia Joorabchian, agente del calciatore, lo stesso Joorabchian e il suo assistito si incontrarono con Marotta, Paratici, Nedved e Conte ponendo le basi per il trasferimento. L'accordo col giocatore fu presto trovato, bisognava trovare quello con il Manchester City. Le cifre dell'accordo parlano di 9 milioni di euro più 3 di bonus (non proibitivi, si dice, dovrebbe essere la qualificazione in Champions nei prossimi tre anni); per il ventinovenne Carlitos un triennale da 5,5 milioni di euro l'anno netti (che fanno 11 netti), per un costo totale dell'operazione quindi di 45 milioni di euro. Marotta sono rientrati in serata in Italia e Tevez dovrebbe arrivare oggi in giornata a Torino per sostenere le visite mediche e poi aggregarsi al gruppo al momento del ritiro di Châtillon.
 
Marchisio dà il benvenuto all'Apache - Dal ritiro di Fortaleza, dove con la Nazionale attende di affrontare la fortissima Spagna ("ma non partiamo battuti, anche se loro sono i più forti e lo hanno dimostrato vincendo tutto quello che era possibile vincere, dobbiamo giocare una partita accorta come la prima all'Europeo"), Claudio Marchisio ha salutato con favore l'arrivo nello spogliatoio bianconero di Carlitos Tevez: "Se abbiamo preso Tevez è solo un bene, è un grande giocatore e ci aiuterà. L'avevo già detto e lo ripeto: i grandi campioni sono benvenuti alla Juventus. Purché arrivino con la motivazione giusta e la voglia di dare tutto per la maglia della Juventus".
 
Scandalo al sole - Arriva l'estate e con essa puntualmente il mondo del calcio vive l'ennesimo scandalo sotto l'ombrellone. Questa volta si chiama Calciomalato, anche se gli illustri medici sinora badano solo a raccogliere carte.
L'inchiesta affonda le sue radici nei fatti del 2012 quando a Roma presso la Filmauro (società di Aurelio De Laurentiis) i finanzieri napoletani acquisirono i contratti di Lavezzi e Chavez, che avevano lo stesso procuratore, Alejandro Mazzoni; entrarono anche nella sede del Napoli a Castelvolturno, e a Roma nella sede della Federcalcio dove dal segretario federale Antonio Di Sebastiano si fecero consegnare la documentazione relativa ai trasferimenti del Napoli e poi anche quella di tanti altri calciatori di altre società.
E ieri mattina gli uomini della Guardia di Finanza hanno bussato alle sedi di 41 società: 18 di serie A (tutte, retrocesse incluse, tranne Bologna e Cagliari), 11 di B (Cesena, Bari, Livorno, Brescia, Reggina, Crotone, Juve Stabia, Spezia, Ternana, Grosseto e Vicenza), 12 delle serie inferiori (tra cui il Cosenza in fallimento e le radiate Piacenza e Triestina) e alcune società straniere di cui non sono stati resi noti i nomi. Non si è trattato di perquisizioni, solo di acquisizione di documentazione; ad essere indagati non sono né i club né i calciatori, ma 12 procuratori sportivi: Mazzoni, Alessandro Moggi, Hidalgo, Battistini, Rodriguez, Guastadisegno, Rodella, Gallo, Calleri, Vilarino, Calaiò e Leonardi. I reati ipotizzati nell'inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Melillo con i pm Ardituro, Capuano, Ranieri e De Simone sono, a  vario titolo, quelli di associazione a delinquere, elusione ed evasione fiscale su scala internazionale, fatture false, riciclaggio; nel mirino il trattamento fiscale applicato ai rapporti di lavoro dei calciatori, i rapporti professionali tra società di calcio e calciatori, le modalità di trasferimento e la sottostante attività di intermediazione da parte degli agenti. Nella richiesta di documentazione i pm di Napoli scrivono che le indagini sinora compiute hanno evidenziato "reiterate condotte finalizzate all'evasione dell'imposta sui redditi e, più in generale, condotte elusive delle regole di imposizione tributaria".
I calciatori sui cui contratti si sta indagando sono: Ezequiel Lavezzi, Adrian Mutu, Jesùs Datolo, Alessandro Pellicori, Alessio Tacchinardi, Antonio Nocerino, Brayan Perea, Ciro Immobile, Cristian Molinaro, Cristian Stellini, Franceschini, Davis Curiale, Domenico Danti, Riccardo Innocenti, Emanuele Calaiò, Erjon Bogdani, Fabio Liverani, Federico Fernandez, Ferdinando Sforzini, Francesco Cozza, Francesco De Rose, Francesco Tavano, Cristian Chavez, Gabriel Paletta, Gaetano D’Agostino, Gennaro Scarlato, Germàn Denis, Giuseppe Sculli, Giuseppe Statella, Guglielmo Stendardo, Guido Davì, Joel Acosta, Ignacio Fideleff, Aldo Paniagua, Marco Cassetti, Marek Jankulovski, Marius Stankevicius, Massimo Oddo, Matteo Contini, Matteo Paro, Mattia Graffiedi, Dorlan Pabòn, Michele Arcari, Nicolàs Bianchi Arce, Nicola Legrottaglie, Nicola Mora, Nicolàs Amodio, Pablo Fontanello, Pasquale Foggia, Bryan, Battaglia, Rubén Botta, Salvatore Aronica, Tomàs Guzman, Hugo Campagnaro.
Sin qui i fatti. Ma nel comunicato stampa della Procura di Napoli non manca qualche amenità: il nome del Genoa è riportato ben tre volte, quello del Parma due e mancano i nomi di Udinese, Roma e Inter (anch'esse visitate dalla Guardia di Finanza): un'altra volta 'qualcosa sarà sfuggito'; ma 'abbiamo capito, andiamo avanti'.
I procuratori indagati sono dodici, ma il mostro in prima pagina è stato da subito Alessandro Moggi, l'unico, oltre a Mazzoni, ad essere sin dall'inizio citato da tutta la banda mediatica (e nella nota della Procura) e ripetuto ad ogni piè sospinto; nessuno degli altri nomi (come accadde per Conte in Scommessopoli) avrebbe garantito una cassa di risonanza tale da provocare accorati appelli alla pulizia, con istantanee di un calcio nella bufera e disgustate esecrazioni verso (presunti comunque) furbetti cui dare la caccia.
Pacata e serena la reazione di Alessandro Moggi: ''Ben vengano i controlli della Guardia di finanza nel mondo del calcio; quanto a me sono tranquillo. Rispetto il lavoro della magistratura. E' normale che ci siano dei controlli in un settore come il mondo del calcio, evidentemente una delle industrie più importanti del nostro Paese. Non è la prima volta che succede''.
Anche la Lega di serie A ha pubblicato un nota al riguardo: "Le società sportive hanno offerto la massima collaborazione e la Lega di Serie A non ha ragione di dubitare della correttezza dei comportamenti delle proprie associate".
 
Isla vuole andare all'Inter - Isla 'rompe con la Juve' era uno dei tam tam mediatici di ieri: il cileno infatti, insoddisfatto per il suo ridotto utilizzo nella scorsa stagione, nella quale peraltro il suo rendimento è sempre stato molto lontano da quello evidenziato nell'Udinese prima dell'infortunio, vorrebbe traslocare in nerazzurro, dove Mazzarri lo accoglierebbe a braccia aperte, visto che lo ritiene utilissimo per il tipo di gioco che intende proporre all'Inter; e il cileno, giocando con continuità, avrebbe la possibilità di riconquistarsi il posto in Nazionale nell'anno dei Mondiali. Ma se tra Isla e l'Inter l'accordo c'è, non c'è quello tra i due club. Per la metà del cartellino di sua proprietà (l'altra metà appartiene ancora all'Udinese con cui recentemente la compartecipazione è stata rinnovata) i bianconeri chiedono 7,5 milioni di euro (ad una cifra inferiore si genererebbe una minusvalenza), mentre l'Inter ne offre 5. Il procuratore del giocatore, Vagheggi, che ieri ha incontrato il direttore dell'area tecnica dell'Inter Marco Branca, nei prossimi giorni cercherà di avvicinare le due posizioni.
 
E Ogbonna? - Ieri Marotta avrebbe dovuto incontrare il Torino per trattare il trasferimento di Ogbonna dal Torino alla Juve, ma l'affare Tevez ha scompaginato questi piani; il negoziato comunque andrà avanti in questi giorni, con la Juve che offrirà ai granata Immobile più cash.
 
L'11 agosto la Juve sarà a Villar Perosa - La sfida in famiglia a Villar Perosa è un appuntamento irrinunciabile delle estati bianconere; e anche quest'anno dopo la tournée americana, l'11 agosto, la Juventus sarà ospite di casa Agnelli per la partita in famiglia di mezza estate, dove il consueto bagno di folla abbraccerà Conte e i suoi ragazzi, come viatico per un'altra stagione densa di impegni.
 
Fenerbahçe e Besiktas esclusi dalle Coppe - La Commissione Disciplinare dell'Uefa, in seguito alle risultanze dell'inchiesta sulle partite truccate, ha escluso il Fenerbahçe per tre anni dalle Coppe europee cui dovesse qualificarsi, a cominciare dalla prossima Champions League, il terzo anno però rimarrà sospeso sub iudice per cinque anni;  il Besiktas a sua volta à stato escluso dalla prossima Europa League. Viceversa, tenendo conto di alcune attenuanti, la partecipazione alle Coppe dello Steaua Bucarest è stata messa momentaneamente sospesa e rimarrà sub iudice per cinque anni.
 

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