Buffon: Noi senza Conte? Un brivido mi corse lungo la schiena...

News, 26 agosto 2013.
 
 
Buffon: Quando si parlava di un Conte che poteva andar via mi è corso un brivido lungo la schiena. Ieri i  bianconeri hanno riposato, oggi tornano agli ordini del martello Conte. Marrone può partire, ma per 10 milioni. Boakye andrà in prestito: Spagna, ma anche Bologna o Chievo le possibili destinazioni.
 
Buffon: Conte è per noi un fattore imprescindibile - Gigi Buffon, intervenuto ieri ai microfoni di Sky Sport, è apparso ovviamente soddisfatto per i primi tre punti conquistati sul campo della Sampdoria: "Siamo partiti bene, col piede giusto, però c’è anche da dire che chi ben comincia è a metà dell’opera, però mancano ancora 37 partite e quindi non abbiamo fatto ancora nulla". E il ruolo di favorita che molti attribuiscono alla Juve non gli pesa: "E' molto bello perché responsabilizza e chiaramente secondo me certi giocatori hanno bisogno di sentire certe pressioni e certe responsabilità. D’altra parte stimola anche gli avversari e le altre squadre a combattere per sfatare questo mito temporaneo e momentaneo della Juve".
D'altra parte c'è il martello Conte che comunque tiene sempre i suoi coi piedi ben piantati per terra. E Buffon rabbrividì e ancora rabbrividisce al pensiero che si fosse parlato, verso la fine del campionato scorso, di un possibile addio del tecnico: "Un brivido lungo la schiena mi è corso. Quando si parla giornalmente di una problematica che per noi giocatori è inesistente ma si vede che poi è reale, un po’ di paura viene perché l’allenatore è il nostro valore aggiunto. E’ un fattore imprescindibile per noi e il fatto di dovervi rinunciare sarebbe stato un grandissimo sacrificio per tutti".
E proprio Conte, che ha messo nel mirino il terzo titolo consecutivo, ha spiegato e rispiegato al suo gruppo quanto questa impresa non sia affatto facile: "Proprio perché tutti danno per scontato che la Juve vinca per il terzo anno consecutivo lo Scudetto e scontato non lo è, e ve lo assicuro perché l’ho vissuto sulla pelle proprio insieme al nostro allenatore, appena arrivati negli Stati Uniti ci mise in guardia perché realmente una squadra che viene da due campionati vinti, riuscire a triplicare è una cosa molto difficile perché rischi alla prima difficoltà di scioglierti perché non hai più quella rabbia agonistica, quella voglia e quella determinazione per arrivare al conseguimento del risultato che magari hai già ottenuto due anni prima". Conte "mi disse di ricordarmi di quando eravamo compagni - dice riferendosi alla stagione 2003-2004 -  che sembrava vincessimo facendo una passeggiata, ci scottammo arrivando addirittura terzi. Sono esperienze che giovano nell’arco di una carriera per non ripetere determinati errori e non essere faciloni"
Un pensiero sul sogno Champions: "Siamo e abbiamo dimostrato l’anno scorso di essere una squadra competitiva. Da lì a vincere ce ne passa molto, ci vuole quel briciolo  di fortuna anche nei sorteggi perché magari se l’anno scorso avessimo evitato il Bayern Monaco ai quarti e l’avessimo affrontato in una gara unica in finale, non sapevamo cosa poteva succedere, però è anche vero che sappiamo che ci sono tre o quattro corazzate che hanno più carte in regola rispetto a noi per poter vincere". Quel che è certo è i bianconeri anche in Europa faranno del loro meglio:  "Non è che questo tipo di responsabilità la respingiamo però è anche vero, in maniera molto obiettiva, bisogna fare sapere a tutti che ci sono due o tre squadre che sono superiori a noi come organico. Poi credo che alcune volte anche il fatto di incontrare una squadra più forte di te nel tuo momento migliore dal punto di vista fisico e della convinzione, magari può anche sovvertire certi risultati che possono sembrare scontati. Noi crediamo di poter fare bene anche in Europa ma da lì a vincere ce ne passa sempre".
 
Giorno di riposo per i bianconeri - "La quiete dopo la tempesta. La tempesta è quella che ha colpito Genova ieri sera, bagnando senza sosta il campo del Luigi Ferraris e i giocatori, senza però riuscire a fermare i bianconeri, capaci di espugnare Marassi e tornare a Torino con i tre punti. La quiete è quella, meritatissima, che si godranno oggi gli uomini di Conte: il tecnico, dopo la vittoria contro la Sampdoria, ha concesso alla squadra un giorno di risposo. Gli allenamenti riprenderanno lunedì, quando la Juve inizierà a mettere nel mirino la Lazio, contro cui, sabato 31 agosto, inaugurerà la stagione allo Stadium". Così il sito ufficiale bianconeri. Ieri dunque giorno di relax per i bianconeri. Oggi si torna al lavoro.
 
Marrone? Costa 10 milioni - Dall'inizio del calciomercato quello di Luca Marrone è uno dei nomi più chiacchierati tra i possibili partenti di casa Juve. Il ragazzo vorrebbe giocare di più e nel centrocampo bianconero gli spazi sono fessure o poco più. L'esplosione di Pogba, in grado di ricoprire con uguale perizia tutti i ruoli del reparto, ha dato poi il definitivo colpo di grazia alle speranze di Marrone di ritagliarsi un po' di posto. Ma, a pochi giorni dalla chiusura del mercato, il ventitreenne è ancora nella rosa di Conte, perché la Juve non intende affatto regalarlo: chi lo vuole deve sborsare 10 milioni. Questo quanto dichiarato dal procuratore del centrocampista, l'avvocato Beppe Bozzo, al quotidiano portoghese 'O jogo', che voleva sapere quali fossero le speranze del Benfica di mettere le mani sul ragazzo. Bozzo, precisando tra l'altro di non essere stato contattato dal club portoghese, ha comunque concluso che "la richiesta dei bianconeri non rende praticabile questa pista". Ma ci sono comunque altre trattative in corso: "Ci sono molti club interessati e gran parte di questi si è fatta avanti chiedendolo il prestito, un'ipotesi che la Juve non prende in considerazione. Marrone ha un valore importante. La Juventus vuole 10 milioni".
 
Non mancano le pretendenti per Boakye - Come lo stesso Marotta ha lasciato intendere, la Juve cederebbe volentieri almeno uno tra Matri e Quagliarella, se le offerte fossero accettabili; ma la Juve ha un altro attaccante da piazzare, il giovane (1993)  ghanese Boakye, in comproprietà col Genoa ma con diritti sportivi in mano alla Juve; il suo destino è di andare a far esperienza altrove (la scorsa stagione era col Sassuolo in serie B) e le richieste per lui non mancano: soprattutto dalla Spagna, dove suscita l'interesse della Real Sociedad, ma soprattutto dalla neopromossa Elche; ma anche in Italia le richieste non mancano: Bologna e Chievo, ad esempio, ceracno una punta per i rispettivi reparti d'attacco che, come ha dimostrato anche la prima giornata di campionato, necessitano di rinforzi. La formula in ogni caso dovrebbe essere quella del prestito oneroso secco.

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