Conte: Cessioni non avallate, ma consapevolmente subìte. E ora, al lavoro!

News, 31 agosto 2013.
 
 
Conte per la partita contro la Lazio ha convocato 23 giocatori: restano fuori, oltre a Marchisio, Pepe e il partente Marrone. Alessandro Matri ceduto al Milan per 11 milioni. Conte in conferenza stampa: Ho subìto, e non avallato tecnicamente, le cessioni di Matri e Giaccherini;  e ora non ci resta che lavorare a manetta, come sempre. Marrone verso il Sassuolo. Ciro Ferrara nominato 'ambasciatore della finale di UEFA Europa League a Torino'.
 
Sono 23 i convocati - Al termine dell’allenamento di rifinitura sostenuto questo pomeriggio a Vinovo, Antonio Conte ha diramato l’elenco dei convocati per la sfida contro la Lazio, in programma sabato sera allo Juventus Stadium. Ancora assente Marchisio, infortunatosi proprio contro i biancocelesti in Supercoppa. In tutto sono 23 i giocatori a disposizione. Questo l’elenco completo: Buffon, Chiellini, Caceres, Ogbonna, Pogba, Vucinic, Tevez, De Ceglie, Giovinco, Peluso, Llorente, Barzagli, Motta, Bonucci, Padoin, Pirlo, Asamoah, Vidal, Lichtsteiner, Quagliarella, Storari, Isla, Rubinho.
 
Matri al Milan - Adesso è ufficiale: Alessandro Matri lascia la Juventus e passa al Milan; in realtà per lui è un ritorno alle origini perché proprio col Milan, nelle cui giovanili era entrato a 12 anni, aveva debuttato, a 19 anni, in serie A nel 2003. Questo il comunicato della Juventus che annuncia la conclusione dell'operazione: "Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver perfezionato l'accordo con la società A.C. Milan S.p.A. per la cessione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Alessandro Matri per un importo di € 11 milioni pagabili in quattro anni. Tale operazione genera nell'esercizio 2013/14 una plusvalenza di circa € 0,6 milioni".
 
Conte: Non ho avallato le cessioni, le ho subite consapevolmente - Nel giorno del passaggio di Matri al Milan, ovviamente una domanda sul tema era praticamente certa nella conferenza stampa di Antonio Conte: "Tecnicamente la cessione di Matri non era prevista - ha spiegato Conte - così come non era prevista tecnicamente la cessione di Giaccherini. Stiamo parlando di un calciatore che in due anni è quello che ha fatto più gol, un uomo sicuramente tra i più fedeli. Però ci fa capire... se ancora qualcuno non l'avesse capito, fa finta di non capirlo, perché a questo punto inizio a pensare che qualcuno non voglia capire o voglia far finta di non capire. Nel momento economico che sta passando l'Italia, un momento che riguarda la Juventus  e anche altre, a parte alcune eccezioni, a parte magari al Napoli e a qualche altra, un momento in cui si è, tra virgolette, costretti a vendere se c'è una richiesta. E' arrivata la richiesta per Giaccherini e siamo stati costretti a vendere Giaccherini. E' arrivata una richiesta per Matri e siamo stati costretti a vendere Matri, perché bisogna rientrare in quei venti milioni spesi per prendere Tevez, Llorente e Ogbonna. Questo deve far capire la difficoltà. Noi siamo qui a comporre un puzzle. E' logico che se in questo puzzle metti pezzi e ne togli altri, sarà sempre più difficile. Però questa è la situazione attuale con la quale un allenatore deve convivere. Deve accettare suo malgrado alcune uscite. E' inevitabile che se poi ci sono queste uscite e continuate a dire che il divario è aumentato, io dico... mi  lascia perplesso questo, perché noi comunque con le uscite di Matri e Giaccherini ci siamo indeboliti, perché sono usciti due pezzi importanti che hanno contributo in maniera determinante alle vittorie di questi ultimi due anni. So che è una situazione che bisogna accettare, la accettiamo, ma se mi dite: hai avallato tecnicamente alcune cose, io non ho avallato assolutamente niente, ho subito. Ed è giusto che un allenatore del genere debba andare anche incontro alla società e subire alcune decisioni".
Questa è stata la risposta, apparsa piuttosto fragorosa, del mister. Da inquadrare in quello che è il quadro economico della Juve e nella situazione dipinta il 13 maggio da Agnelli, che rappresentò in 200 milioni la potenza di fuoco dei bianconeri, intendendosi con tale espressione la parte del budget annuo destinata a quote di ammortamento e stipendi, compresi quelli dei giocatori già in rosa, se confermati; 200 milioni sarebbero circa il 75% dei ricavi e condurrebbero ad un indice che definisce la buona salute di una società. Ma chiaramente questo è un discorso crudamente economico, che confligge con le valutazioni puramente tecniche e sportive di un allenatore, e anche con quelle di cuore e pancia dei tifosi.
La Società conosce il pensiero di Conte e Conte conosce l'orientamento della Società su come affrontare una situazione economica difficile, dovuta a Calciopoli e al malgoverno post Calciopoli: "Con la società ci siamo parlati, sanno benissimo il mio pensiero, sia sulle entrate, sia sulle uscite. Bisogna vedere e fare i conti con la realtà economica che è quella di grandissima difficoltà. Poi sono anche convinto che sia un'uscita che sicuramente ha rinforzato il Milan. Però, che dobbiamo fare? Il Milan è la società che ha fatto la richiesta. Ci fosse stata un'altra società che avesse fatto la richiesta per Matri o per un altro giocatore, avremmo dovuto fare delle valutazioni e l'avremmo dato ad un'altra squadra. Prima c'era il Napoli e ha cambiato idea. Ora c'era il Milan, il Milan ha offerto e la società ha accettato la richiesta. Questo per farvi capire un attimo le difficoltà in cui ci muoviamo, perché forse qualcuno non le ha capite bene. O fa finte di non capirle. Però le difficoltà ci sono, sono economiche, le sappiamo, le conosciamo tutti, quindi non è che è stato fatto qualcosa che io non conoscessi. So delle difficoltà: se si spende uno, bisogna rientrare di uno e sacrificare giocatori che se ci fosse una situazione economica diversa io non avrei mai sacrificato, né Giaccherini, né Matri. Questa è la difficoltà e poi ti devi confrontare con  squadre che comunque hanno la possibilità in questo momento di spendere molto di più". Il riferimento è al Real Madrid e alle parole di Marotta che con il Real la Juve può giocarsela alla pari: "Mi piacerebbe una volta trovarmi dalla parte opposta, nel senso di poter spendere su un giocatore 100 milioni. Non è proprio così, perché non è così. Inutile prenderci in giro. Se poi vogliamo...  cioè, sono risposte di circostanza queste, sono risposte che è giusto che il direttore dia e io le dico insieme al direttore. Ma sotto sotto, bisogna anche capire che c'è un carrarmato e di fronte c'è una macchina". E toccherà poi a lui in fin dei conti stare al volante di quella macchina che affronta il carrarmato. Sapeva che la situazione era questa, l'ha subita consapevolmente, ma lo disturbano quelle considerazioni di una Juventus che ha a priori il ruolo della superfavorita: "Siccome leggo e straleggo che il divario è aumentato, invece poi vado a vedere che gli altri si sono rinforzati e noi siamo costretti comunque a fare delle rinunce dolorose. Ripeto, siamo costretti sapendolo, perché non è che io non fossi a conoscenza di questo tipo di situazione. Quando ho parlato di anno zero.... ma tante volte quando si parla non interessa, le cose non vengono riportate. Quando io ho parlato di anno zero, anno zero quest'anno, perché si spende uno e si rientra di uno, però non è il titolone che la Juve vuole Nani, o la Juve Van Persie... questo passa inosservato. Io da un po' di tempo, vi sto dicendo queste cose. Oggi siamo al dunque e il dunque dice che noi stiamo rinunciando dolorosamente sul mercato a due pezzi pregiati: Giaccherini nazionale, e fate finta di niente, e Matri che è stato per due anni il giocatore che ha fatto più gol in assoluto. Era un giocatore per noi importante, a livello di spogliatoio e di tutto. Bene. Ne prendiamo atto, lo sappiamo".
Come supplirà? La risposta è la stessa di sempre: col lavoro. "Più che lavorare a manetta noi non possiamo fare. Faremo questo, sapendo che ci sarà da battagliare in campionato in maniera importante, che ci sarà da battagliare in Champions, in Coppa Italia e cercheremo di fare del nostro meglio, così come abbiamo fatto sempre e così come cerchiamo di fare per dare delle gioie ai nostri tifosi e a noi stessi".
Video della conferenza stampa di Antonio Conte - parte prima (da Superfly, TifosiBianconeri.com)
Video della conferenza stampa di Antonio Conte - parte seconda (da Superfly, TifosiBianconeri.com)
 
Marrone verso il Sassuolo - Luca Marrone non è nella lista dei convocati di Antonio Conte per la gara contro la Lazio; da tempo si sapeva che il ragazzo probabilmente sarebbe partito; non perché non goda la stima di Conte, ma perché in una centrocampo così trova obiettivamente pochissimo spazio e per crescere ancora ha bisogno, e voglia, di giocare. La Juventus tuttavia crede in lui e non vorrebbe perderlo definitivamente; pare che la soluzione migliore, sia per il club che per il giocatore, sia stata individuata in una comproprietà col Sassuolo, per una cifra intorno ai 3,5 milioni di euro per la metà del cartellino. Oggi l'operazione potrebbe già chiudersi.
 
Ferrara ambasciatore della finale di Europa League a Torino - Ciro Ferrara - informa il sito ufficiale della Uefa - è stato nominato "ambasciatore della finale di UEFA Europa League a Torino, in riconoscimento dei successi ottenuti durante i suoi 11 anni alla Juventus, culminati con il trionfo nella Champions League del 1996". Al comunicato è allegata anche una scheda sulla carriera dell'ex difensore e allenatore bianconero.

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