Conte: Tevez giocatore totale. Llorente: Aspettavo la mia occasione.

News, 23 settembre 2013.
 
Il tabellino di Juventus-Verona. Le statistiche della partita. Conte (conferenza stampa): Il goal di Llorente è un'iniezione di fiducia per lui e  per la squadra. Conte (JTV): Quest'anno sarà molto dura. Tevez dedica il goal alla Ciudad Oculta, una delle povere e degradate 'villas' della periferia di Buenos Aires. Llorente: Sapevo che non sarebbe stato facile, perciò ero tranquillo e aspettavo la mia occasione.
 
 
Juventus-Hellas Verona: il tabellino - E' finita  2-1: e la Juve riprende così la strada della vittoria.
Juventus: Storari; Barzagli, Bonucci, Ogbonna; Isla, Vidal, Pirlo (21’ st Marchisio), Pogba, Asamoah; Llorente (24’ st Llorente), Tevez
(35’ st Giovinco). Allenatore: Conte. A disposizione: Buffon, Citti, Lichtsteiner, Motta, Chiellini, De Ceglie, Peluso, Padoin, Vucinic,  Quagliarella.
Hellas Verona: Rafael; Gonzalez, Moras, Bianchetti; Cacciatore, Romulo, Donati (13’ st Gomez), Hallfredsson (32’ st Donadel), Agostini (22’ st Iturbe); Jorginho;  Cacia. Allenatore: Mandorlini. A disposizione: Andrade, Mihaylov, Marques, Rubin, Laner, Cirigliano, Sala, Jankovic, Longo.
Marcatori: Cacciatore 37’ pt, Tevez 40’ pt, Llorente 48’ pt
Arbitro: Bergonzi. Assistenti: Barbirati, Musolin. Quarto ufficiale: Marrazzo. Arbitri d'area: Massa, Aureliano.
Ammoniti: 42’ pt Asamoah, 4’ st Ogbonna, 41’ st Vucinic, 42’ st Donadel, 43’ st Marchisio.
 
Le statistiche del match - I numeri della partita raccontano di una gara dominata dalla Juventus assai più nettamente di quanto dica il risultato di 2-1.
Possesso palla: 64% Juventus, 36% Verona.
Angoli 5 a 2 per la Juventus, che ha tirato in porta ben 26 volte, 16 delle quali nello specchio; 2 i tiri del Verona, 1 nello specchio.
Palle giocate: 692 per la Juventus, 427 per il Verona.
Percentuale passaggi riusciti: 75,8% per la Juve, 55,5% per il Verona.
Indice di protezione area: 48,8% Juventus, 39,1% Verona.
Indice di attacco alla porta: 60,9% Juventus, 51,2% Verona.
Pericolosità: 95,5% Juventus, 27,5% Inter.
A livello individuale è Pogba a guidare la classifica delle palle recuperate, con 21.
La graduatoria relativa ai passaggi riusciti è dominata dai bianconeri: Ogbonna (72), Pogba (65), Barzagli (61) e Vidal (56).
 
Conte in conferenza stampa: Da Llorente un'iniezione di fiducia per tutti - Antonio Conte in conferenza stampa era soddisfatto per il risultato positivo, anche se, in due occasioni, ha rimarcato di aver rivisto i fantiasmi di Copenhagen: "Oggi non era facile perché il Verona è venuto con il coltello tra i denti, si è difeso negli ultimi 25 metri con dieci uomini, in più aveva Cacia bravo ad attaccare lo spazio e a ripartire. Sembrava un po' la partita di Copenhagen perché anche lì su un calcio da fermo e una mischia abbiam preso goal; oggi siamo stati bravi a reagire subito, a rimontare lo svantaggio, a prenderci il vantaggio con Fernando Llorente e poi abbaimo avuto tante occasioni per blindare il risultato e per essere più sereni. Però sono stati tre punti meritati".
Parole di elogio per il tre 'nuovi', gli acquisti del calciomercato estivo: "Buonissime le prestazioni di Ogbonna e di Fernando e per lui un goal che è certamente un'iniezione di fiducia che gli fa capire quanto è importante continuare a lavorare e a inseririsi nei meccanismi di gioco; ma è un'iniezione di fiducia anche per noi, perché quando arrivano i nuovi non è mai facile inserirli in un gruppo che già gioca a memoria; oggi c'erano tutti e tre i ragazzi arrivati nella campagna acquisti che ci han fatto capire che le scelte sono state giuste. E' ancora presto ma Carlos è un giocatore che in pochissimo tempo è diventato un punto di rifeimento e bisogna fargli i complimenti perché, al di là del goal vedere il suo atteggiamento, la sua cattiveria, la sua voglia di non arrendersi mai nel recuperare palla è molto bello, complimenti a lui. E complimenti a tutti i ragazzi che oggi hanno voluto fare questa partita nonostante la dea bendata avesse qualcosa contro".
Poi l'argomento Pirlo, oggi praticamente assente dal vivo della partita, perché francobollato implacabilmente da Jorginho, che annullandosi lo ha annullato: "Oggi su Pirlo ho visto una marcatura di altri tempi - ha detto Conte -I miei primi anni a Lecce Boniek mi faceva giocare da mediano e mi faceva marcare il trequartista, venimmo a Torino e mi fece marcare Baggio, io non toccai una palla una, lui non fece goal, pareggimmo 0 a 0 e io presi 7 in pagella, ebbi grandissimi complimenti e non avevo quasi toccato palla; oggi Jorginho, che è un bravo giocatore che ha ottime qualità, si sia snaturato al 110% per non far giocare Pirlo; se oggi Pirlo fosse uscito per un fabbisogno personale, se lo trovava fuori dalla porta, abbiamo dovuto cercare altre soluzioni; era capitato altre volte che ci marcassero Pirlo, ma non in questa maniera, Jorginho si è disinteressato della partita per non far giocare Pirlo; noi abbiamo dovuto cercare altre soluzioni e   abbiamo portato diverse volte i nostri tre centrali a 30 metri dalla porta avversaria; io penso che oggi Andrea non si sia divertito".
Su Pogba: "Paul ha fatto una partita in crescendo: partito sotto ritmo, nel secondo tempo è stato un giocatore determinante, molto molto bene anche davanti alla difesa, non dimentichiamo che Pogba ha solo vent'anni e dobbiamo cercare di tutelarlo in tutto non facendolo diventare un fenomeno per due partite giocate bene e non massacrandolo se eventualmente qualche partita va meno bene. Pogba ha grandissimi mezzi ma deve lavorare tanto. Ancora non è un campione ma ha tutte le carte in regola per diventarlo. Io cerco di tutelarlo nella maniera migliore, anche dai danni che mi fate voi".
Poi sono rispuntati i fantasmi di Copenhagen: "Per questa partita e per quella di Copenhagen la mia arrabbiatura è la stessa perché ci sono state situazioni molto simili e bisogna fare molte più attenzione: oggi il Verona aveva un'arma, come il Conpenhgen, queste palle inattive, perché è la seconda volta consecutiva, sta diventando un'abitudine e questo deve faric pensare che dobbiamo essere più cattivi nella marcatura e nelle palle da fermo".
Sulla condizione fisica della squadra: "E' una squadra che sta lavorando; vedendo i test noi sapevamo dall'inizio che chi aveva partecipato alla Confederatiions Cup non è arrivato in grandi condizioni fisiche sia per aver partecipato alla manifestazione sia per aver avuto qualche giorno di riposo in meno e quindi stanno faticando un po' di più per recuperare quella condizione ottimale di cui abbiamo bisogno; sfrutteremo i turni di riposo per portare tutti allo stesso livello di condizione fisica".
Video della conferenza stampa di Conte (da Superfly).
 
Conte a JTV: Quest'anno sarà veramente dura - "Sappiamo che c'è una strada lunga e che quest'anno sarà veramente molto molto dura. Questo bisogna capirlo e sono contento che i tifosi lo sappiano, lo capiscano e incitino i ragazzi dal primo all'ultimo minuto". Così Conte su JTV, al termine di una gara che gli ha fatto rivedere i fantasmi di Copenhagen: "Partita non facile perché alla fine è una vittoria striminzita per tutto quello che si è creato. Oggi penso che sia stata una fotocopia della partita di Champions a Copenaghen, anche se penso che a Copenaghen abbiamo avuto ancora più occasioni. In questa partita abbiamo preso pali e traverse, in tante occasioni non siamo stati bravi e precisi, alcune volte non siamo stati fortunati. Era importante vincerla, l'abbiamo vinta, in maniera netta, sovvertendo un ostacolo che era lo svantaggio, quindi dimostrando anche grande capacità di reagire".
Anche se di questa necessità di tale dimostrazione avrebbe fatto volentieri a meno: "Io sinceramente avrei preferito non prenderlo il gol, è successo anche in Champions e non siamo riusciti a fare due gol, nonostante le grandissime occasioni. Poi qui invece siamo stati bravi a realizzarne due, nonostante le tantissime occasioni avute".
Su Tevez: "Carlos in tre mesi è entrato benissimo nei nostri meccanismi, è un calciatore che sta dimostrando di essere un calciatore totale, a 360°, sia a livello calcistico che caratteriale. Nei momenti difficoltà, è un giocatore che si fa dare la palla e che si prende la responsabilità di assumere le decisioni importanti".
Video delle interviste a Conte e Llorente a JTV (da Superfly).
 
Tevez: E' la squadra il leader non io - "E' stata una partita molto difficile ma son felice per averla vinta. Non è facile fare sempre tanti goal come contro la Lazio, ma l'importante è che la squadra sia sempre viva. Era molto importante vincere oggi allo Juventus Stadium e stare lì con quelle squadre che lottano per vincere il campionato. Io il leader? Siamo tutti leader, non credo che ci debba essere un leader, leader deve essere la squadra, questo è l'importante".Queste le brevi considerazioni di Carlos Tevez ai microfoni Mediaset dopo la gara.
L'Apache è tuttavia un giocatore fondamentale per questa squadra, quello di cui Conte farà più fatica a privarsi nel corso delle sue rotazioni, importante non solo calcisticamente, ma anche caratterialmente.
Uno che vuole vincere per stare lassù, e che quando vince festeggia a modo suo, dedicando la vittoria ai luoghi più degradati e poveri di Buenos Aires, come quello in cui è nato, il quartiere dell' 'Ejercito del Los Andes', più conosciuto come Fuerte Apache, cui ha dedicato il goal segnato contro la Lazio. E ieri la dedica di Tevez è andata ad un'altra di quelle villas, dove la vita è difficile, dove domina la criminalità, dove  per vivere serve una corazza caratteriale, la stessa che Carlitos indossa sempre, anche in campo: e ha dedicato dunque il suo goal alla Ciudad Oculta, la Villa 15, quella che la dittatura militare capeggiata da Videla nascose, con tutte le sue miserie, dietro mura altissime, perché non si sapessero le condizioni in cui versava quello sventurato barrio; in realtà un seondo occultamento, perché la villa era già nata praticamente di nascosto, illegalmente, celandosi dietro una grande fabbrica abbandonata.
Video delle interviste Mediaset Premium a Conte, Llorente e Tevez (da Superfly).
 
Llorente: Ero tranquillo perché sapevo già che non sarebbe stato facile - Con Llorente naturalmente l'argomento principale sono state le chacchiere dei giorni scorsi sul suo essere un oggetto misterioso, sul fatto che Conte non lo impiegasse mai; polemiche inutili, che non sfiorvano il calciatore: "Sono sempre stato tranquillo - ha detto ai microfoni Sky- perché sapevo che non era facile per me integrarmi in una squadra che aveva vinto tanto e dove c'erano tanti buonissimi giocatori. Sapevo che avrei dovuto lavorare forte, prima di tutto perché sono un giocatore che ci impeiga un po' prima di entrare nel miglior stato di forma e poi perché la situazione non era facile. Adesso sono molto contento di aver potuto aiutare la squadra in questa partita, per aver fatto questo goal e soprattutto perché la squadra ha vinto. E' bello giocare con Tevez, un giocatore forte che si sa muovere molto bene dietro di me e rende facile tutto il gioco. Sapevo che poteva accadere che ci si chiedesse perché io non giocavo. Ma io sono molto tranquillo perché sapevo che dovevo lavorare e fare quello che mi diceva il mister e che poi l'opportunità sarebbe arrivata. Sono anche consapevole che giocare nella Juve non è facile, c'è molta concorrenza, tutti gli attaccanti che ci sono qui sono molto forti e quindi bisogna lavorare forte in ogni allenamento, per me l'adattamento non è stato facile, giocare in una nuova squadra, per questo sapevo che dovevo stra tranquillo e sfruttare l'opportunità come ho fatto oggi, aiutando la squadra".
Video dell' intervista Sky a Llorente  (da Superfly).

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