Conte: Ai media chiedo serenità di giudizio

News, 26 settembre 2013.
 
  
Il tabellino di Juventus-Chievo. Le statistiche di Juventus-Chievo. Conte a Sky: Chiedo serenità di giudizio. Conte in conferenza stampa: Mai abituarsi alle vittorie, serve sempre entusiasmo. Quagliarella: Il mio goal ha dato la scossa a tutti. Un abbraccio a fine gara smonta il caso Pirlo; e di rinnovo del contratto si parlerà a febbraio-marzo.
  
  
Chievo-Juventus: il tabellino - Altra vittoria in rimonta (e cominciamo ad essere un po' troppe): 1-2
Chievo: Puggioni; Sardo, Bernardini, Claiton, Cesar, Dramé; Bentivoglio, Rigoni, Estigarribia (21’ st Radovanovic); Théréau (42’ st Pellissier), Paloschi
(24’ st Ardemagni). Allenatore: Sannino. A disposizione: Silvestri, Squizzi, Papp, Pamic, Frey, Improta, Calello, Sestu,  Acosty.
Juventus: Buffon; Barzagli, Ogbonna, Chiellini; Isla (19’ st Lichtsteiner), Pogba, Pirlo, Marchisio, Peluso; Quagliarella (30’ st Tevez), Llorente (42’ st Vidal). Allenatore: Conte. A disposizione: Storari, Vannucchi, Bonucci, Motta, De Ceglie, Asamoah, Padoin, Giovinco, Vucinic.
Marcatori:  Théréau 28’ pt, Quagliarella 2’ st, 20’ Bernardini (autogol).
Arbitro: De Marco. Assistenti: Preti, Vuoto. Quarto ufficiale: Nicoletti. Arbitri d'area: Guida, Nasca.
Ammoniti: 23’ pt Dramé, 5’ st Sardo, 6’ st Bentivoglio.
  
Le statistiche del match - I numeri della partita raccontano di una gara saldamente in mano alla Juventus  più nettamente di quanto il 2-1 finale sembri raccontare.
Possesso palla: 64% Juventus, 36% Verona.
Angoli 4 a 2 per la Juventus, che ha tirato in porta ben 18 volte, 8 delle quali nello specchio; 5 i tiri del Verona, 2 nello specchio.
Palle giocate: 758 per la Juventus, 380 per il Verona.
Percentuale passaggi riusciti: 75,7% per la Juve, 48% per il Verona.
Indice di protezione area: 70% Juventus, 57,1% Verona.
Indice di attacco alla porta: 42,9% Juventus, 30% Verona.
Pericolosità: 68,5% Juventus, 25,9% Inter.
A livello individuale è Chiellini a guidare la classifica delle palle recuperate, con 26, seguito da Pogba,con 23
La graduatoria relativa ai passaggi riusciti è dominata dai bianconeri: Pirlo (97), Chiellini (87), Barzagli (72) e Ogbonna (62).
 
Conte: Chiedo serenità di giudizio -  Antonio Conte si è presentato ai microfoni Sky proprio nel momento in cui negli studi dell'emittente satellitare si stava celebrando la sportività dell'allenatore clivense Sannino, che non aveva fatto drammi sul goal ingiustamente annullato ai suoi, e del presidente Campedelli che si era recato a 'consolare' l'assistente preti, reo dello sbandieramento fuori luogo. E il tecnico bianconero ha messo subito i puntini sulle 'i': "Stiamo cercando, sin dall'inizio del campionato di parlare pochissimo delle decisioni arbitrali sia a favore che a sfavore. Penso che oggi ci sia stato un episodio a nostro favore, ne prendiamo atto, non mi sembra niente di eclatante. Un domani può capitare una cosa a sfavore della Juventus, se andate a rivedere queste quattro partite forse qualcosa c'era a favore della Juventus e nessuno ha detto ulla sulle decisioni arbitrali, una su tutte Tevez contro la Lazio dopo 7 minuti.  Logico che se iniziate ad ogni situazione, uno sbaglio arbitrale in favore della Juventus si inizia già a pompare le situazioni, allora dico che  a sbagliare sono i media, le comunicazioni. Perché, ripeto, cerchiamo di parlare di calcio, sia in situazioni favorevoli che sfavorevoli. Gli errori ci stanno da parte dei giocatori, da parte degli allenatori, ci stanno da parte degli arbitri e degli assistenti. Gli errori devono essere sempre vanno valutati nella giusta maniera, non che a volte enfatizzati  solo perché vengono a favore di qualche squadra, in questo caso la Juventus, e tante volte enfatizzati di meno se vengono a squadre meno blasonate o che comunque non sono la Juventus. Chiedo solamente tranquillità e serenità di giudizi e di non vedere domani e dopodomani immagini e ri-immagini su questo episodio, perché penso che la partita sia stata altro. Questo e solo un episodio, che c'è stato, a nostro favore, magari in futuro ce ne sarà qualcuno a sfavore e noi faremo come ha fatto il presidente Campedelli, andremo a rincuorare anche noi eventualmente l'arbitro o l'assistente".
Sulla partita: "Diventa una situazione un po' strana, perché anche oggi Buffon era spettatore non pagante fino a quel momento. Ci siamo ritrovati un'altra volta 1-0 sotto su una disattenzione nostra, però devo dire anche che c'è una  una percentuale di realizzazione altissima nei nostri confronti. Però è un momento anche questo, i ragazzi lo sanno, sappiamo che dobbiamo lavorare tanto, che è un campionato durissimo, ma risollevarsi e vincere partite dimostra carattere e che  è una squadra che ha valori tecnici e umani, questo secondo me è molto importante. Dopo due anni di vittorie non è facile rivincere".
Poi l'attenzione della D'Amico  è andata sul discorso della nuova regola imposta da Conte: chi viene sostituito resta in panchina sino al ternine della partita. E ha chiesto al mister se quelle misure non fossero un eccesso del momento. "Quale eccesso? - ha risposto Conte - No, no, no, perché eccesso? Sono regole. E le regole vanno rispettate quindi non ci sono eccessi in questo caso. Quando si fanno le regole riguardano sempre tutti ma, ripeto, in maniera molto serena e tranquilla; son contento della prestazione di Andrea oggi. Ho un rapporto talmente schietto e sincero con lo spogliatoio che non ci saranno mai problemi. Io parto dal presupposto che le cose, quando vengono dette nel modo giusto e al momento giusto, per forza di cose devono essere accettate, non sono un pazzo che si alza al mattino e dico stramberie"
Conte in conferenza stampa: Mai abituarsi alla vittoria - Nonostante una vittoria arrivata con qualche sofferenza di troppo, Antonio Conte in  conferenza stampa si è detto sotanzialmente soddisfatto della prestazione dei suoi: "Sono soddisfatto di quello che ho visto, perchè in un periodo contingente come questo ci sta,  nel bel mezzo di una serie di partite importanti, e ne devono seguire ancora forse di più importanti, fare questa partita e acciuffare la vittoria con le unghie, con i denti, con la voglia di vincere la partita, nonostante le difficoltà. E' normale, abituatevi, perché ce ne saranno altre. Ci sarà da soffrire, io lo sto dicendo, lo sto ripetendo in tutte le salse, in tutte le lingue, però, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Penso che oggi la Juventus sia stata molto brava a vincere, non era facile. Bene così, prendiamo le cose positive, prendiamo le cose meno positive, come prendere un altro gol all'inizio, dopo che il nostro portiere è stato praticamente inoperoso, perché era spettatore non pagante, così come è successo con Storari contro il Verona. Buffon ha preso la palla dalla porta e l'ha toccata per la prima volta con le mani. Nel primo tempo siamo stati sicuramente non molto incisivi, non attaccavamo con tanti uomini dentro l'area, però, ci sta, ci deve stare. E' importante che anche in partite come questa contro il Chievo, siamo riusciti a vincere".
La ricetta giusta qual è? L'entusiasmo, non considerare la vittoria scontata ancor prima di giocarsela: "Secondo me non è una questione di fame - ha spiegato Conte - E' inevitabile che veniamo da due stagioni in cui abbiamo vinto due Scudetti, due Supercoppe, abbiamo fatto delle cose straordinarie. Tanti giocatori sono cresciuti a livello di rendimento, a livello di qualità individuale. Quest'anno io sapevo che ci sarebbero state delle grandissime difficoltà, ma perché è normale. Il fatto stesso che la Juventus dal 1930 non abbia mai vinto tre Scudetti consecutivi, fa capire veramente le difficoltà. non è facile comunque riproporsi, stare sul pezzo in maniera cattiva. Tutto questo non è facile, però debbo dire che è un percorso che stiamo facendo, sono delle tappe importanti, sono delle tappe che ci devono aiutare a capire che è difficilissimo, al di là dei pronostici che possono dare i tifosi, al di là dei pronostici che possono dare i giornali e che possono dare tutti. Quest'anno sarà molto molto difficile. Io non voglio fare al lupo al lupo, ma la testimonianza la vediamo di domenica in domenica, mercoledì, domenica. Sarà molto difficile. Però questa difficoltà, la difficoltà di oggi, ci deve far capire che se vogliamo ripeterci  dobbiamo superarci tutti, tutti. Se abbiamo dato il 110%, quest'anno non basta. Dobbiamo dare il 130%. Questo per rivincere in Italia. Ma sarà molto molto difficile perché le antagoniste sono forti, hanno grandissimo entusiasmo e noi.... sembra un po' che l'ambiente si sia un po' abituato alla vittoria. E questo non deve accadere, perché ci deve essere sempre grande entusiasmo, in quello che si fa, nell'aver vinto con le unghie e con i denti col Chievo. E non pensare che, solo perchè si chiami Juventus e abbia vinto due campionati consecutivi, ogni domenica vada in campo e debba massacrare gli avversari o debba vincere tutte le partite. Questo non accadrà e lo sanno anche i calciatori".
Quagliarella: Il mio goal ha dato la scossa - "E' incredibile, infatti lo dicevo in panchina per fare goal ho dovuto fare tre tiri. Però la cosa più importante è che alla fine fortunatamente la palla sia entrata. Quel goal credo che ci ha dato un po' la scossa a tutti per ribaltare il risultato e portare a casa questi tre punti su un campo difficilissimo". Così Fabio Quagliarella, uomo partita Sky, ha spiegato la dinamica della sua rete, che ha consentito di pareggiare la rete iniziale degli avversari, in quella che ormai sta diventando una pericolosa costante delle partite dei bianconeri: "E' un segnale sicuramente non bello - ha commentato Quagliarella - anche perché il mister ce l'ha ripetuto più colte in settimana, e anche tra il primo e il secondo tempo. Non possiamo sitematicamente partire 'Pronti via. 1-0 per gli avversari', quindi sicuramente è una cosa da aggiustare e il mister saprà certemente come tirare su l'attenzione perché alla prima mezza occasione ci fanno goal".
L'abbraccio che vale più di tante ciance - Si è fatto un gran parlare in settimana, a sproposito, di un 'caso Pirlo', di tensioni con Conte per via di un paio di sostituzioni sgradite al regista brasciano e del suo anticipato rientro negli spogliatoi (sia contro l'Inter che contro il Verona). I fatti dimostrano il contrario. Al termine della partita di Verona, Pirlo e Conte si sono abbracciati a centrocampo e l'allenatore a fine gara si è detto soddisfatto della prestazione di Pirlo. E anche nella sua intervista a Champions Metchday, come riportato sul sito della Uefa, non la lesinato lodi al centrocampista ("I giocatori come Andrea sono difficili da trovare perché hanno una grande tecnica. Dà calma alla squadra nella fase di possesso e anticipa il gioco. Aggiungendo vari campioni a un sistema organizzato, dove tutti sanno quello che fa, le sue qualità spiccano ancora di più. Andrea non corre meno di prima. Ho studiato le statistiche ed è tra i 10 giocatori che hanno corso di più in Champions League. Lui non punta sulla forza fisica, ma sul cervello e sui piedi, e il collettivo emerge grazie a lui")
Quanto al rinnovo del contratto Marotta, nell'intervista prepartita è stato chiaro: "Questo è un argomento che noi abbiamo affrontato assolutamente con grande senso di responsabilità: io in rappresentanza della società, e lui, abbiamo deciso di valutare quello che sarà il suo futuro verso febbraio-marzo, dicendo anche che noi siamo molto felici di lui, di quello che ha fatto, siamo contenti dell'apporto che lui ha dato alla causa della Juventus. Quindi la porta è sempre aperta, dipenderà anche da quello che lui vuole fare, non essendo un ragazzino. Deve valutare lui in primis cosa decide di fare, dopodichè noi ci adegueremo. Il rispetto che c'è verso la persona e il professionista è tanto e l'attaccamento che Pirlo ha dimostrato in questi anni è altrettanto forte verso la Juventus".

 


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