Conte: Il nemico si nasconde dappertutto, dobbiamo saperlo.

News, 6 ottobre 2013.

Sono 21 i convocati di Conte che deve rinunciare a Vucinic e Lichtsteiner. Conte: Non sono assolutamente sorpreso dal fatto che si cerchi in tutti i modi di destabilizzare l'ambiente; è il nemico, che si nasconde dappertutto. Conte: La cosa migliore è quando uno parla e non fa capire niente. La Juve si appresta ad essere di nuovo saccheggiata dalle Nazionali. Emil Audero ai Mondiali con gli azzurrini Under 17.

I convocati: fuori Vucinic e Lichtsteiner - Sono 21 i convocati di Antonio Conte per Juventus-Milan. Come ampiamente previsto, non ci sono né Vucinic né Lichtsteiner ("Lichtsteiner è fermo, ha avuto una distrazione di primo grado, non è disponibile", ha detto Conte in conferenza stampa) e dunque i convocati scendono a 21. Smaltito l'infortunio, rientra Rubinho come terzo portiere.
Questo l'elenco: Buffon, Chiellini, Ogbonna, Pogba, Marchisio, Tevez, De Ceglie, Giovinco, Peluso, Llorente, Barzagli, Motta, Bonucci, Padoin, Pirlo, Asamoah, Vidal, Quagliarella, Storari, Isla, Rubinho.
Conte: Si cerca di destabilizzare l'ambiente, ma non ne sono sorpreso, il nemico si nasconde dappertutto - Dopo il pareggio interno col Galatasaray si sono sprecate paginate delle più disparate analisi sulla crisi della Juve, su una Juve stanca anche psicologicamente; e su questo argomento è stato chiamato a rispondere ieri in conferenza stampa  un Antonio Conte per niente sorpreso, ma che non ci sta con chi vuole destabilizzare la Juventus: "Io penso che siano stati fatti due anni entusiasmanti sotto tutti i punti di vista e che si sia iniziato un terzo anno in cui possiamo entusiasmare ancora. Questo lo penso, così come non sono assolutamente sorpreso dal fatto che si cerchi in tutti i modi di destabilizzare un pochettino la situazione, tutto l'ambiente, queste sono cose prevedibili, anzi facilmente prevedibili da parte mia, visto che un mese e mezzo fa avevo parlato di grandi difficoltà quest'anno e nelle difficoltà quest'anno c'era anche questo tipo di situazione. Anche perchè non dimentichiamo che l'anno scorso, come quest'anno, ha avuto una partenza tra le migliori in assoluto, vincendo cinque partite e un pareggio. Anche l'anno scorso abbiamo fatto cinque partite e un pareggio. Eppure sembra che si siano perse tre partite. Ma questo è il nemico, è il nemico che si nasconde dappertutto, e noi lo dobbiamo sapere. Ma ripeto, è una situazione talmente prevedibile che io qui penso di essere l'unico a non essere sorpreso da tutto questo. Siamo molto sereni, dobbiamo essere sereni perché stiamo lavorando, stiamo lavorando tanto e quando si lavora e si lavora tanto, non si ha niente da recriminare. Poi si può vincere, si può perdere, si può pareggiare, questo è il calcio, non è che c'è un obbligo assoluto che bisogna assolutamente vincere. Io dico, cerchiamo di fare il massimo come stiamo facendo, stiamo lavorando, stiamo recuperando la migliore condizione di tutti i calciatori, che ripeto, alcuni erano arrivati molto affaticati. Siamo in linea con le situazioni di campionato, perché c'è una squadra che sta facendo qualcosa di incredibile, anche lì la Roma era stata messa tra le squadre che potevano lottare per lo scudetto. Ne ha vinte sei su sei, quindi complimenti a loro. Noi ne abbiamo vinte cinque su sei, una pareggiata a Milano con l'Inter, altra squadra che può ambire allo Scudetto. Quindi io penso che sia tutto nella norma, però comunque quest'anno dovremo affrontare situazioni in cui se non vinci non va mai bene niente. E ci sta, è prevedibile questa situazione da parte vostra, da parte dell'ambiente, da parte dei nemici".
E, ricordando l'inizio dello scorso anno, gli viene anche  da ridere: "Io ho una memoria abbastanza da elefante, ma non c'è bisogno di una memoria da elefante per ricordare che l'anno scorso, nel primo periodo, noi ottenemmo delle vittorie veramente molto molto fortunate, vincemmo la partita col Genoa, penso una partita disastrosa sotto tutti i punti di vista; la vincendo con le unghie, tirando i capelli; vincemmo la partita col Siena che meritavamo di perdere, assolutamente: io ricordo che sull'1-1, Rosina, a due passi, su un cross, fece cilecca e noi vincemmo la partita a conque minuti dalla fine con Marchisio. Anche l'anno scorso, il percorso non è stato un percorso semplice. Tante cose che ho ascoltato l'anno scorso, le risento anche quest'anno  e mi viene da sorridere, perché io sono un uomo di sport e capisco tutte le situazioni che si creano. Poi vi voglio ricordare che solamente un mese fa, tutti quanti parlavate di corazzata, di Juventus straordinaria, chi la ferma, chi non la ferma, e oggi sento le stesse persone che dicono l'opposto. A me sinceramente viene da sorridere e da ridere, perché è il vostro lavoro, è giusto che saltiate, però dico anche che ci vuole un minimo di equilibrio, altrimenti... Però per me è tutto prevedibile questo. Sono molto sereno da questo punto di vista. Sentire alcune cose, per me è diventato come ascoltare una barzelletta e mettermi a ridere".
In ogni caso Conte continua, serenamente, a confidare nei suoi ragazzi: "Ci vogliamo mettere anche un po' di cattiva sorte, mettiamocela anche, però, ribadisco, noi stiamo lavorando, stiamo lavorando bene, stiamo facendo quello che bisogna fare. Ho un gruppo di ragazzi di cui mi fido ciecamente, sotto tutti i punti di vista. So che anche quest'anno dovremo affrontare un percorso, come lo abbiamo affrontato l'anno scorso. Un percorso in cui all'inizio di può essere anche un po' più tranquilli, più sereni, poi però, man mano che l'aria inizia a farsi calda, diciamo che poi ci sarà in toto il giusto atteggiamento in tutto e per tutto, perché sono convinto che questi ragazzi vogliono anche strabiliare, sapendo, ribadisco, che quest'anno sarà molto molto dura, sarà molto molto difficile, per tantissime situazioni: sia perché le altre squadre si sono attrezzate in maniera importante e feroce, sia perché il terzo anno che vinca la Juventus non va bene a nessuno".
Video della prima parte della conferenza stampa di Antonio Conte (da Superfly).
Conte: La cosa migliore è quando uno parla e non fa capire niente - E Conte si trova poi a dover ribadire che tra l'inizio di quest'anno  e quello della scorsa stagione preferisce questo, al di là del fatto che spesso si guarda solo il risultato grezzo (in effetti se mercoledì non ci fosse stato lo sciagurato errore di Isla nel finale, tanti discorsi fatti in questi giorni sarebbero stati diversamente argomentati) e non la prestazione:  "Io ho fatto l'esempio dell'anno scorso: l'anno scorso, all'inizio ci hanno sorretto i risultati, ma le prestazioni erano molto deludenti, sotto tutti i punti di vista, eppure vincevamo e tutto passava in secondo piano. Ma io, nelle segrete stanze, ero avvelenato. Però il risultato copriva tutto. Vi ho fatto l'esempio di Genoa e Siena, perché da parte nostra sono state due partite scandalose, che abbiamo vinto veramente di fortuna, nessuno ha detto niente, però lì si trattava di grande Juventus. C'è un percorso da seguire, anche quest'anno c'è un percorso che secondo me sotto alcuni punti di vista è migliore rispetto all'anno scorso, perché l'anno scorso c'è stato un primo periodo in cui non c'era grande concentrazione, non c'era grande attenzione, c'era un po' di superficialità. Però, i risultati, la partenza migliore dell'anno prima, aveva un po' nascosto tutto questo. Quest'anno abbiamo fatto la stessa partenza dell'anno scorso, però comunque subentrano delle situazioni che adesso non basta più perché la Juventus adesso l'anno prossimo deve fare su sei partite, sei vittorie. Proprio per questo motivo non vedo ancora delle statistiche che dicono la Juventus rispetto all'anno scorso ha meno punti in classifica. E' un percorso che è iniziato anche quest'anno, che prevede anche il fatto che all'inizio ci sia un pizzico di superficialità in più, un pizzico di leggerezza in più, un pizzico di quel qualcosa in più che poi alla lunga dovrà scomparire. E io mi auguro e sono convinto che questo pizzico in più che c'è adesso, alla lunga, avendo ragazzi intelligenti e molto autocritici, scompaia. Però sono discorso per me molto scontati, molto prevedibili, così come l'enfatizzare alcune situazioni, a me fa sorridere. Quindi, va bene così".
Quanto all'avversario di turno, merita il massimo rispetto, fanno fede le statistiche in stile Galliani: "Io penso che il Milan in questi due anni abbia avuto la sfortuna di incontrare una grande Juventus, altrimenti avrebbe vinto ancora in Italia. Questo penso che sia il maggior problema che c'è stato. C'è stata una grande Juventus per due anni, che ha dominato in Italia e infatti la statistica dice che il Milan negli ultimi tre anni ha fatto punti quanto la Juventus. C'è stato anche un anno in cui io non c'ero. A dimostrazione che il Milan è sempre il Milan, è una grandissima squadra, è una squadra che lotta per vincere, che nasce per vincere, io ascolto i loro calciatori e tutti parlano di scudetto. Loro ci credono, non si sentono assolutamente inferiori a nessuno ed è giusto che sia così. Loro credono nello scudetto, io li ho messi tra le favorite, quindi bisognerà fare attenzione perché domani è un match tra due squadre che comunque ambiscono ad essere protagoniste alla vittoria finale. Dovremo fare grande attenzione perché sicuramente è una squadra molto compatta, molto coesa, che sta cercando di fare del proprio meglio. Io sento parlare dei calciatori del Milan, giustamente, sento parlare calciatori convinti dei propri mezzi, delle proprie qualità e della possibilità di vincere lo scudetto"
Su quel cambiamento di modulo che è parso evocare come magari desiderato ma impossibile alla luce della composizione della rosa attuale non intende assolutamente tornare: "Guarda io già risposto ampiamente a questa domanda, anche perché qualsiasi cosa io risponda oggi, potrebbe sembrare chissaché. Siccome ho detto che sono diventato un grande catalizzatore per tutti, allora la minima fesseria, la minima situazione che io dico, la utilizzate nella maniera più giusta, più consona a voi e peggiore nei nostri confronti, perché cercate comunque di creare sempre qualcosa che sia un attacco a qualcuno. Quindi io a queste domande, mi dispiace, non rispondo, anche perché ho risposto ampiamente, avete una cultura tale da poter fare delle riflessioni voi e penso che abbiate anche un excursus profondo a livello calcistico che vi permette di fare delle vostre considerazioni, senza sapere le mie. Anche perché le mie le sapete già, ve le ho già dette".
Come sempre sui media sono circolate le anticipazioni sulla formazione che affronterà stasera i rossoneri, qualcosa che il mister non gradisce, anche se la mette su un tono scherzoso: "Mi accorgo che Vinovo è praticamente aperta. Mi illudo che a qualcuno gli cada la lingua, che prima o poi ci sia un mutismo da parte di qualcuno, che gli cada la lingua, che il Signore guardi da lì sopra e blocchi quello che parla. Guarda, quanto sarei contento. Sarebbe veramente... ma  una cosa transitoria, non che lo deve rendere muto a vita, una paresi per fargli capire 'guarda che sbagli'. La viglia è quella importante. Spero in una paresi, ecco. Una paresi nell'informatore".
Per concludere e riassumere: "La cosa migliore è quando uno parla e non fa capire niente".
Video  della seconda parte della conferenza stampa di Antonio Conte (da Superfly)
Il problema delle Nazionali - Subito dopo Juventus-Milan scatterà la diaspora dei giocatori impegnati in giro per il mondo con le rispettive Nazionali. Oltre a quelli che saranno i convocati di Prandelli, infatti, saranno parecchi i  bianconeri che dovranno lasciare Vinovo. La Juve cercherà per esempio di trattenere direttamente  a Torino i due infortunati Vucinic e Lichtsteiner, senza farli passare per le visite di controllo in patria e poi essere rimandati a Torino. Partiranno Vidal e Isla, impegnati in Colombia-Cile venerdì 11 e in Cile-Ecuador martedì 15; più comoda la trasferta di Paul Pogba, che giocherà in Francia contro Australia (amichevole) e Finlandia (qualificazioni mondiali) venerdì 11 e martedì 15.
Audero al Mondiale Under 17 - Emil Audero, promettentissimo portiere sedicenne delle giovanili bianconere è stato convocato per far parte della Nazionale italiana Under 17 che parteciperà, a partire dalla prossima settimana, ai Mondiali di categoria che si svolgeranno negli Emirati Arabi; gli azzurrini del tecnico Daniele Zoratto sono inclusi in un girone che comprende anche Costa d'Avorio, Nuova Zelanda e Uruguay.

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