Chiellini duro su Mexès: Va punito pesantemente. Allegri: Non era un pugno.

News, 7 ottobre 2013.
 
Il tabellino di Juventus-Milan. Le statistiche di Juventus-Milan. Conte: Non sono sorpreso da ciò che ci sta accadendo, ma per sei vittorie e un pareggio sulle prime sette partite di campionato avrei messo non una, ma diverse firme. Chiellini: Ci sono fatti recidivi, il passato parla chiaro, episodi come il pugno di Mexès andrebbero puniti molto pesantemente. Allegri nega l'evidenza: Quello di Mexès non era un pugno. Cinque i giocatori bianconeri convocati da Prandelli: Buffon, Bonucci, Chiellini, Pirlo, Marchisio.
 
Juventus-Milan: il tabellino - La Juve batte il Milan e lo ricaccia lontano, almeno per il momento, dalle zone alte della classifica: 3-2.
Juventus: Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Padoin (10’ st Pogba), Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Tevez (40’ st Llorente), Quagliarella (22’ st Giovinco). A disposizione: Storari, Rubinho, Ogbonna, Motta, De Ceglie, Peluso, Isla. Allenatore: Conte.
Milan: Abbiati; Abate, Zapata, Mexès, Constant; Nocerino (25’ st Niang), De Jong (40’ st Poli), Muntari; Montolivo; Robinho (31’ st Zaccardo), Matri. A disposizione: Amelia, Gabriel, Emanuelson, Zaccardo, Mastalli. Allenatore: Allegri.
Marcatore:  Muntari 1’ pt, Pirlo 15’ pt, Giovinco 24’ st, Chiellini 30’ st, Muntari 45’ st.
Arbitro: Rocchi. Assistenti: Giallatini, Padovan. Quarto ufficiale: Liberti. Arbitri d'area: Banti, Ciampi.
Espulso: 29’ st Mexès.
Ammoniti:  14’ pt De Jong, 16’ pt Costant, 25’ st  e 29 st Mexès, 47’ st Muntari.
 
 
Le statistiche del match - I numeri della partita raccontano di una Juventus che ha lasciato spesso la palla tra i piedi dei rossoneri per un possesso per altri parametri rivelatosi come fine a se stesso.
Possesso palla: 44% Juventus, 56% Milan.
Angoli 9 a 5 per la Juventus, che ha tirato in porta ben 17 volte, 8 delle quali nello specchio; 10 i tiri del Milan, 5 nello specchio.
Palle giocate: 532 per la Juventus, 652 per il Milan.
Percentuale passaggi riusciti: 68,2% per la Juve, 73,8% per il Milan.
Indice di protezione area: 56,3% Juventus, 42% Milan.
Indice di attacco alla porta: 58% Juventus, 43,8% Milan.
Pericolosità: 74,2% Juventus, 60,1% Milan.
A livello individuale sono due milanisti a guidare la classifica delle palle recuperate, De Jong con 23 e Zapata con 22, seguiti da Chiellini con 20 e da Vidal con 19.
La graduatoria relativa ai passaggi riusciti vede in testa i rossoneri Montolivo (64), Zapata (58) e Constant (57), seguiti da Pirlo, fermo a quota 54. 
 
Conte a Sky: Difficoltà che avevo previsto - Dopo l'esultanza per i goal e la tensione finale per un extratime al cardiopalma, l'Antonio Conte che si presenta ai microfoni di Sky Sport è quasi sollevato per essere uscito da un ciclo terribile senza danni esiziali:
"Quando sono stati stilati i calendari tutti hanno parlato di avvio in gran salita per la Juventus. E per sette partite con sei vittorie e un pareggio non ci avrei messo una firma, ne avrei messe diverse, bene come risultato. La prestazione è stata buona, anche se bisogna ancora migliorare. E' un momento che dura ormai da un po' di tempo che appena ci tirano in porta fanno goal, è un po' di sfortuna ma c'è anche un po' di complicità da parte nostra. Però è una situazione con cui stiamo convivendo da un po', ci devono dare prima uno schiaffone forte... Oggi penso che abbiamo battuto tutti i  record, quasi non mi ero accorto, dopo 20 secondi... Non era facile ma siamo stati bravi a rialzarci e a giocare una buona partita contro un buon Milan". E riallude dei nemici evocati nella conferenza stampa di sabato: "Quello che sta accadendo era ampiamente previsto, non sono sorpreso, veniamo da due anni in cui abbiamo dominato in Italia  e quest'anno sarà molto molto difficile. Lo dice la storia, in casa Juve non c'è mai riuscito nessuno tranne dal '30 al '35. E' dura, durissima ed è giusto che ci sintonizziamo subito sul capire che quest'anno sarà molto difficile e lo facciamo un po' tutti, squadra, tecnici, società e tifosi. Dovremo essere molto uniti, cercare in situazioni di partenze come queste (6 vittorie e un pari) di capire che la critica sarà comunque sempre distruttiva, cercherà sempre di destabilizzare il nostro ambiente e creare incertezze, per cui dovremo essere ancora più bravi". Rifiuta la definizione di essere un seguace di Mourinho, lui è il Conte di sempre: "Non sono qui a vedere cose che ho sentito. Son cose che provato nel mio passato, ad Arezzo, Bari e Siena. Certe esternazioni le ho sempre avute sin da prima che arrivasse Mourinho. A Siena attaccai tutto l'ambiente, eravamo secondi e rompevano le scatole. Non è che devo ispirarmi a qualcuno, alcune cose le sento. Ho avuto la fortuna di aver giocato 13 anni con questa maglia, di aver vinto tanto, di sapere il percorso che ti aspetta quando vinci e so che quest'anno sarà dura".
Sui cambi 'azzeccati' osserva, ridendo un po':  "Anche mercoledì con il Galatasaray mi pareva d'essere ispirato, poi abbiamo pareggiato 2-2 e ho preso 5 in pagella. Tutto va in base al risultato, invece vanno fatte valutazioni tecniche al di là del risultato. Ho la fortuna di allenare un gruppo di giocatori che si fanno sempre trovare pronti, mercoledì Quagliarella è entrato, subito ha avuto rigore e fatto goal, oggi ha finalmente fatto un gol decisivo Giovinco, visto che continuavano a dirmi questa cosa...". E proprio il fatto che Giovinco sia andato in goal lo rende particolarmente felice: "Sono contento per la rete di Seba. Riceve troppe critiche da parte dell'ambiente juventino. Non va bene, è molto forte come gli altri attaccanti, deve essere sostenuto. Mi auguro che questo goal decisivo  possa sbloccare Seba e che si possa riannodare il feeling con i tifosi della Juventus". Ora lo attende un po' di pace, ma solo un po'...  "E ora riposiamo, questa settimana riposiamo - conclude - ne abbiamo bisogno dopo un ciclo veramente duro sapendo che poi ci aspetta un ciclo che riparte da Fiorentina e Real Madrid. Quindi adesso abbiamo bisogno di riposare". 
Video dell'intervista di Conte a Sky (da Tifosibianconeri.com).
Video della conferenza stampa di Antonio Conte  (da Superfly)
 
 
Chiellini: Episodi come il pugno di Mexès andrebbero puniti molto pesantemente - Giorgio Chiellini, intervistato ai microfoni Sky, appare sì soddisfatto per la vittoria, ma arrabbiato per la situazione creatasi negli ultimi minuti, in cui lui e i suoi compagni hanno rivisto gli spettri del finale col Galatasaray:  "E' una bella vittoria, ma purtroppo non riusciamo a godercela fino in fondo, perché come ultimamente succede troppo spesso ci siamo rovinato un po' la vita in una situazione di partita già chiusa con delle disattenzioni, e abbiamo rischiato di far pareggiare il Milan. Se all'ultimo angolo  Zapata la butta dentro di testa c'è da non c'è mangiarci le mani e non dobbiamo dormire per una settimana. Da grande squadra, se vogliamo vincere anche quest'anno dobbiamo cambiare registro, posso accettare il primo gol che obiettivamente è arrivato per un rimpallo e Muntari è stato bravo e reattivo e vi potevamo far poco, però dopo in partita casuale abbiamo avuto una reazione rabbiosa con tre o quattro occasioni, l'avevamo chiusa, con loro in dieci e dovevamo tener palla fino al 95', così invece abbiamo rischiato per nulla e questo deve esserci di insegnamento per il futuro che non sempre ci può andar bene e in questo inizio alcune volte non ci è andata bene".  ".
Poi, sull'episodio del pugno sferratogli da Mexès e rimasto, per ora, impunito, commenta severo: "Non c'è niente da chiarire. Non c'era stato motivo. Ci sono dei fatti recidivi, il passato parla chiaro (alla mente torna un episodio analogo in cui Mexès colpì con un pugno al costato Borriello, allora in bianconero, in Milan-Juventus del febbraio 2012, e rimediò tre giornate di squalifica con la prova televisiva), e credo sia giusto che la sportività dura, la cattiveria in campo per prendere la palla debba essere esaltata, ci può stare, ci si dà la mano e ci si rialza. Questi episodi invece andrebbero punti molto pesantemente perché non è calcio e non c'entra niente (nel frattempo sul video scorrono le immagini del brutto episodio, ndr). Ogni tanto si può sbagliare, si chiede scusa, io in passato l'ho fatto solo una volta con Morfeo in un testa a testa. Credo che il calcio sia un'altra cosa e che questi episodi vadano tolti dal campo".
Non sono arrivate le scuse? "Non sono arrivate e non devono arrivare, è il campo che parla: abbiamo vinto sono contento anche se mi rimane un pizzico di rammarico per il goal finale, però va bene così, sei vittorie e un pareggio nelle prime partite. Potevamo far meglio in Champion, ma sicuramente chiudiamo il mese in modo positivo".
Video dell'intervista Sky a Giovinco e Chiellini (Tifosibianconeri.com)
Video dell'intervista Sky a Marchisio (Tifosibianconeri.com)
 
 Allegri nega: Quello di Mexès non è un pugno - Le immagini parlano chiarissimo, a Sky gliele mostrano anche rallentate, ma Allegri non ci sta, il pugno di Mexès non è un pugno.
"A parte che non ha dato un pugno, c'è stato un contrasto in marcatura...", inizia battagliero 
La D'Amico fa rivedere le immagini, eloquenti: "E' sulla schiena - continua  Allegri - Se volete dire che è un pugno dite che è un pugno, di questi falli ce ne saranno mille dentro l'area e credo che poi la faccia non l'abbia neanche toccata".
E ancora: "No, non è un pugno, è un'azione, non è assolutamente un pugno".
E' una carezza? "No, non è una carezza ma non è assolutamente un pugno. Di questi falli ce ne saranno mille in una partita. Forse è più clamorosa la trattenuta".
Con lo studio Sky che, allibito, non sapeva più come spiegare la dicotomia tra la realtà immagini e il racconto di Allegri, era proprio quest'ultimo a concludere: "Se volete dire che è un pugno, dite pure che è un pugno, che vi devo dire? Non l'ha preso in faccia, ma sulla schiena... allora diciamo che è un pugno".
Video delle parole di Allegri sull'episodio del pugno di Mexès a Chiellini (da Tifosibianconeri.com)
 
Prandelli convoca cinque bianconeri - Cesare Prandelli  per i due impegni della Nazionale nell'ambito delle qualificazioni ai Mondiali(venerdì 11 a Copenhagen contro la Danimarca  e martedì 15 a Napoli contro l'Armenia) ha convocato cinque bianconeri; fuori Barzagli, ancora in fase di graduale recupero dalla tendinopatia che lo affligge da tempo.
Portieri: Buffon (Juventus), Marchetti (Lazio), Sirigu (Paris Saint Germain);
difensori: Abate (Milan), Astori (Cagliari), Balzaretti (Roma), Bonucci (Juventus), Chiellini (Juventus), De Silvestri (Sampdoria), Pasqual (Fiorentina), Ranocchia (Inter);
centrocampisti: Aquilani (Fiorentina), Candreva (Lazio), De Rossi (Roma), Diamanti (Bologna), Florenzi (Roma), Giaccherini (Sunderland), Marchisio (Juventus), Montolivo (Milan), Pirlo (Juventus), Poli (Milan), Thiago Motta (Paris Saint Germain), Verratti (Paris Saint Germain);
attaccanti: Balotelli (Milan), Cerci (Torino), Gilardino (Genoa), Insigne (Napoli), Osvaldo (Southampton), Rossi (Fiorentina).
 
 

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