Il Nuovo Miglior Arbitro del Mondo

Roberto RosettiIl signor Roberto Rosetti rappresenta la faccia felice del Nuovo Calcio Pulito in quest’estate bizzarra, condizionata da un clima mutevole quanto gli umori e le decisioni dei dirigenti di certe squadre di serie A. Quindi bravo Rosetti, complimenti a Rosetti, applausi a Rosetti e viva gli arbitri che lui ha degnamente rappresentato. Arbitri che uscivano dalla stagione più scandalosa che si ricordi, tra le prestazioni inguardabili dei fischietti, le imbarazzanti contraddizioni di Gussoni e i supponenti diktat di Collina. Rosetti, quindi, passa come la mosca bianca, ed è a lui che il movimento si aggrappa per sorridere un po', dopo la prematura e mesta conclusione della campagna della Nazionale del Calcio Pulito nei Paesi dello sci e del cioccolato.
 
Il clone di Collina (o almeno così lo si vuol dipingere) ha diretto la finale dell’Europeo, quarta gara in assoluto nel torneo: un record ed un en-plein dopo la direzione della partita inaugurale, per la quale l’allenatore svizzero Kuhn lo sta ancora insultando.
Un risultato degno della pesante eredità che il fischietto torinese ha raccolto proprio dal suo attuale designatore, al quale somiglia sempre di più anche dal punto di vista dell’esposizione mediatica. Sentire Rosetti nella conferenza stampa pre-gara, impegnato a lodare se stesso e i suoi collaboratori con quell’enfasi, quelle parole scandite e quel tono perentorio da Verità Assoluta che per anni hanno costituito il marchio di fabbrica dell’attuale designatore arbitrale, sono inequivocabilmente un segno dei nostri tempi. Tempi in cui conta proporsi nella veste di grandi comunicatori, l’importante è l’immagine, la sostanza non conta, tanto alla gente puoi far credere quel che vuoi con belle parole, stampa amica, look originale.
Poi, che sul campo Rosetti si sia fatto notare più per clamorosi errori che per prestazioni da otto in pagella, chi se ne frega? Il Rosetti mediocre arbitro che ha avuto una fortuna su tutte: provenire dalla sezione di Torino, quindi a lui sarebbe stata sempre preclusa la possibilità di arbitrare la Juve. Quindi, doveva necessariamente seguire altre correnti per emergere.
A memoria ricordo che dopo un Milan-Lazio 2-1 di fine febbraio 2000 (con la Lazio in corsa per lo scudetto che avrebbe poi vinto in seguito al diluvio di Perugia, grazie ancora Collina...) il fischietto piemontese ricevette elogi a tutto spiano per aver arbitrato in “modo esemplare”, concedendo due calci di rigore al Milan, rigori abbastanza netti ma che, per principio, son sempre discutibili nel caso in cui i beneficiari vestano altre maglie. Gli elogi a questo giovane e brillante arbitro provenivano da chi si rammaricava dell’impossibilità di vederlo impiegato nelle gare della Juve. Ma di carriera ne ha fatta molta ugualmente, altrochè!
 
Tra le perle del buon Rosetti merita citazione l’abbaglio su quella clamorosa parata, sulla propria linea di porta, effettuata dal difensore biancoceleste Zauri in quel famoso Lazio-Fiorentina del 2005: nessun rigore ai viola e nessuna espulsione al laziale. Ma, stranamente, per quella gara l’Ufficio Indagini non ritenne di doverlo nemmeno ascoltare; circostanza singolare se si considera come le due società fossero tra le più coinvolte nella farsa andata in onda due estati fa. Forse perché l’interpretazione data dai carabinieri a quel risultato “doveva” giungere ad altre conclusioni? O forse perché non si poteva disturbare l’arbitro che proprio grazie a Calciopoli si ritrovò improvvisamente designato a rappresentare l’Italia ai Mondiali, dopo la condanna del mostro-De Santis? Misteri. Non è invece un mistero la direzione del Nuovo Miglior Arbitro del Mondo nel match clou dello scorso campionato, Inter-Roma a SanSiro, dove mostrò un campionario di errori chirurgici pro-Inter, con la differenza sostanziale, rispetto a ciò che avveniva ai suoi predecessori sodali della tremenda "Cupola", di rischiare praticamente nulla a livello di censura. In pieno stile Nuovo Calcio Pulito, perfetto viatico per l’Europeo da protagonista, chiuso con un arbitraggio non esente da pecche (graziato Silva, che rifila una bella testata a Podolski e viene subito sistituito da Aragones) . Ancora complimenti.


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