Agnelli: Su Calciopoli si va avanti! Impuniti i buu razzisti a Pogba e Asamoah.

News, 24 dicembre 2013.
Andrea Agnelli: Su Calciopoli si va avanti. Tosel sui cori del derby milanese non decide e manda la patata bollente a Palazzi. Impuniti i buu razzisti a Pogba e Asamoah. Barzagli è entrato in diffida. Vidal: Qui sono molto felice, mi sento come a casa.
Agnelli: Su Calciopoli si va avanti - Andrea Agnelli ha rilasciato una lunga (e preziosa, visto che si offre con molta parsimonia a taccuini e microfoni) intervista a Tuttosport che sarà oggi in edicola. Tanti i punti toccati sia di politica calcistica (riforma della giustizia sportiva, problematiche di governabilità di una Lega che difetta di manager, la nuova realtà del calcio milanese con l'irruzione di Barbara Berlusconi ed Erick Thohir) sia relativi alla Juventus in forma specifica, dai rinnovi contrattuali (Pogba e Pirlo), al mercato in termini di potenza di fuoco e al rapporto con Antonio Conte.
Ma la risposta forse più interessante è stata quella in relazione a Calciopoli: "Articolo 39 e Tar: andremo avanti".
Tosel come Pilato - Ora Tosel ha deciso di lavarsene le mani. Fin che c'era da bacchettare i giovanissimi tifosi dello Juventus Stadium le orecchie Federali erano attendibili, ora che c'è da mirare in alto ha capito che è meglio astenersi. E così in relazione a quanto accaduto nel derby milanese ha passato il cerino acceso a Palazzi.
"Il Giudice sportivo, in relazione alle grida ed ai cori espressivi di discriminazione razziale attributi dai collaboratori della Procura federale ai sostenitori della soc. Internazionale, manda al sig. Procuratore Federale affinché voglia riferire a questo Giudice ogni ulteriore circostanza utile per valutare l’effettiva dimensione e percettibilità reale di tali condotte".
L'Inter è stata invece multata per 6.000 euro "per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, fatto esplodere numerosi petardi nel proprio settore"; altre ammende: 15.000 euro alla Roma "per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, rivolto reiteratamente cori insultanti ad un calciatore di altra società"; 5.000 euro al Livorno "per avere suoi sostenitori nel corso della gara, lanciato nel recinto di giuoco quattro petardi"; 4.000 euro al Cagliari "per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, fatto esplodere alcuni petardi nel proprio settore".
Contro Pogba e Asamoah non è mai discriminazione razziale - Era già accaduto a Livorno e domenica si è ripetuto, in forma ancora più eclatante a Bergamo dove Pogba e Asamoah sono stati fatti oggetto, fin dal riscaldamento, di percettibilissimi buu razzisti, che hanno ferito moltissimo soprattutto il giovane francese. Ma Tosel non ne fa menzione e dunque non li sanziona. Forse perché non venivano da 'giovanissimi' tifosi... chissà. O forse perché gli ispettori federali erano affetti da sordità. O, più probabilmente è l'ennesima prova di una disparità di trattamento conclamata.
Barzagli in diffida - Andrea Barzagli, giunto al traguardo della terza ammonizione, è entrato in diffida.
Sono stati squalificati sette giocatori: tre turni a Muntari, espulso per avere, al 48' del secondo tempo del derby milanse, "a giuoco fermo, colpito un calciatore avversario con un pugno al volto"; e altri sei già in diffida e nuovamente ammoniti: Anderson da Silva Nenê (Cagliari), Campagnaro (Inter), Gobbi (Parma), Diamanti e Garics (Bologna), Emerson (Livorno). Ammonito e multato di 5.000 euro l'allenatore del Milan Massimiliano Allegri "per avere, al termine della gara, nel corridoio che adduce agli spogliatoi, contestato l'operato degli Ufficiali di gara rivolgendo espressioni irrispettose; con recidiva. Ammonito e multato di 3.000 euro l'amministratore delegato del Parma Pietro Leonardi "per avere, al termine del primo tempo, negli spogliatoi, contestato l'operato arbitrale rivolgendo al direttore di gara un'espressione irrispettosa; con recidiva".
Vidal: Qui sono molto felice, mi sento a casa - A dispetto di chi un giorno sì e l'altro pure lo vorrebbe lontano da Torino, pare che Arturo Vidal nella città della Mole ci stia benissimo, non soffra di nessun accenno di mal di pancia e voglia rimanere. Questo almeno quanto emerge da un'intervista rilasciata dallo stesso Vidal al quotidiano cileno 'Las ultimas noticias': "Sono felice per l'anno che ho avuto. La Champions è stata un colpo duro, difficile da digerire, però tutto sommato penso che sia stato l'anno migliore della mia carriera da calciatore. In Italia sono molto felice. Mi sento come a casa, la gente mi vuole molto bene. I compagni e i dirigenti mi fanno sempre sentire l’affetto. E' un motivo di allegria e orgoglio vestire la maglia della Juventus. Ho firmato il lungo rinnovo che ho firmato perché la mia idea è quella di continuare a crescere con questa squadra e proseguire a realizzare i miei sogni". E' così 'a casa' che anche per Natale non lascerà Torino: "La mia famiglia sta molto bene a Torino - ribadisce -Mio figlio Alonso sta andando all'asilo e parla già italiano come anche mia moglie, insomma la mia famiglia sta super bene. Ci muoviamo comodamente per la città e la mia decisione di firmare è stata anche dettata da ragioni famigliari. Qui a Torino abbiamo i nostri spazi e viviamo tranquilli".

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