BATTIBECK! Una nuova intercettazione

battibeck
CONDANNATELO!
Caro Battitore,
ho avuto modo di ascoltare un'intercettazione che ti riguarda. Nuova nuova, fresca fresca, direttamente dalla Procura.
Non è una di quelle schifezze telefoniche, bensì la cara e vecchia intercettazione ambientale. Dovevi essere in un ristorante, a giudicare dal tintinnìo di posate e dal roteare di mandibole, a sentirle, volitive. Nel silenzio generale, tu, sì sei tu, ti si riconosce dall'accento finto-abruzzese, che sciorini nelle occasioni migliori, declami: "In Inghilterra, ci mandavano in C!". Subito, a uno dei tuoi commensali gli si ferma il boccone in gola e, devo presumere dal rantolìo, muore.
Non semplicemente reato di opinione, quindi, ma omicidio preterintenzionale, secondo i documenti della Procura (chi me li ha dati, chiedi? Romeo, il mio cane, insieme alle pantofole).
Ora, io ti voglio bene, ma sono 3 anni che sogno questo momento: perciò mi inietto il sangue negli occhi e, in pompa magna, mi schiero dalla parte dell'accusa. Radiazione, e non se ne parli più. Ora ti spiego.
Anche il calcio inglese, nel 2006, ha avuto il suo scandaluccio. Prima differenza: è scoppiato a settembre, anziché, come da noi, provvidenzialmente a maggio, con tutto il tempo e le garanzie di poter riscrivere le classifiche, senza colpo ferire. Seconda differenza: l'inchiesta è stata fatta dalla BBC, giornalisti che fanno i giornalisti, e non giornalisti che copia/incollano veline di oscura provenienza.
La storia che usciva dall'inchiesta giornalistica: corruzione, tangenti, impropri legami (anche familiari, got it?) tra procuratori, dirigenti, allenatori. Roba da serie C. I club coinvolti? Chelsea, Newcastle (anche il trasferimento di Emre dagli onesti), Bolton, Portsmouth, in una prima fase anche il Liverpool. Mica robetta, insomma.
Se non che, questi pazzi della FA decidono di aprire un'indagine di darla a tale Lord Stevens, un ex commissario di polizia, senza neanche coinvolgere nell'inchiesta chessò, un ex dirigente dell'Arsenal. Questi mangiano fagioli a colazione, Batty, che ti aspetti?
Questo Lord Stevens, con tutta evidenza un folle, indaga e alla fine si rende conto che, pur permanendo molti dubbi sull'effettiva regolarità di molti dei casi, non c'è alcuna prova certa che ci sia stato un illecito. E, anche a spulciar nel codice, non c'è nessuna pena da infliggere. Ma come ha potuto non accorgersi che un illecito lo si poteva inventare ex novo, un "illecito ambientale" per dire? No, questo pubblica una lista di 17 casi e dice: ho dei dubbi, ma niente prove certe. Uno che non ha mai usato il bidet, Kicker, ecco quello che è.
Poi la giustizia ordinaria ha continuato a indagare, ma nel frattempo la FA ha fatto quello che doveva fare, ossia le riforme. Riforme, roba da inglesi. E, per altro, non ha impedito i conflitti di interesse, purché resi pubblici, ma ha imposto che tutte le transazioni con gli agenti vengano rese pubbliche e controllate: ogni centesimo che va ai Becali o ai Mendes o ai Joorabchian deve essere certificato. Come in Italia, no?
Di più. Il problema dei giovani, e le scalmane di Platini e Blatter. E' notizia di questa settimana che dal prossimo anno in Inghilterra le rose saranno bloccate a 25 giocatori e 8 di questi dovranno essere giocatori locali sotto i 21 anni. Tutto ciò in osservanza - anzi molto più in là - di una legge quadro UEFA che raccomanda l'inserimento dei giocatori locali in prima squadra. In Italia si permettono rose a 40 giocatori, per aggirare questa regola. E non ti dico chi, più di tutti, non sarebbe in regola.
I bilanci. Ci ha pensato Platini, ma anche loro. Dal prossimo anno, controlli sui bilanci consolidati e se si valuta che i debiti siano eccessivi e le prospettive future di onorarli ridicole, una commissione bloccherà i trasferimenti e imporrà un budget alle squadre. Come in Italia, no? Non ti dico chi, più di tutti, non sarebbe in regola.
Ora: la Juventus in Inghilterra non sarebbe andata in C, ma sarebbe stata invece, che dico pronta, ma in pole-position per adempiere alle riforme che cambieranno il calcio in meglio, quelle che piacciono a Platini. Invece in Italia, le riforme non si fanno, e a bloccarle non mi sembra ci sia Moggi, ma qualcun altro che con un modello di gestione fuori da ogni logica sportiva e aziendale le vede come fumo negli occhi.
Poi dici che in Europa, scusa se lo dico in inglese, facciamo schifo.
Aggiungo che se il Portogallo, nonostante Mourinho, è un paese civile: beh lì, vedi il caso Porto, non saremmo andati in Cì, ma in Champions League. Come il Milan.
Verdetto: Juve in A, complimenti dalla Regina e da Le Roi.
Battitore Libero colpevole: va bene tutto ma a tavola non si bestemmia.


STUDIARE MEGLIO L'INGLESE, PLEASE

Carissimo,
«in Inghilterra ci mandavano in C»: e ti meravigli pure. In «third division»: va meglio? Garantisco che nessun commensale è morto. Da quando in qua sei così in difficoltà e così ridicolo da fare di ogni erba un fascio? Tu non mi parli di una «refereepoli» di Sua Maestà, ma di «corruzione, tangenti, impropri legami tra procuratori, dirigenti, allenatori». Non mi parli di Calciopoli. Mi parli del polverone Gea. Come se ti chiedessi che ore sono e mi rispondessi è lunedì. Ti capisco, sai. La situazione è grave: hanno fischiato un rigore contro l’Inter, dopo 53 giornate, e così, adesso, la squadra-record è la nostra amatissima Signorina, se si esclude quello che Diego Milito trasformò, sul 3-0 a una manciata di minuti dal termine di Juventus-Genoa 4-1, la stagione scorsa.
Dimmi piuttosto. In Calciopoli («in», come suole inter-calare il dottor Giraudo) hai notizia di innocenti in carcere? O non credi, piuttosto, che qualche lestofante sia ancora a piede libero? Gradirei una risposta. A corto di munizioni, e di argomenti, ti aggrappi al Portogallo e al Porto, prima escluso e poi riammesso alla Champions League. Sei sicuro che fosse proprio del Porto la posizione più vicina alla nostra o non, cito a caso, del Boavista, retrocesso in serie B (second division?). Torna in Inghilterra, virtualmente o «pedibus calcantibus», e chiedi al dottor Palazzi della Football Association (ti do una dritta: doctor Buildings) come si sarebbero regolati se avessero scovato un colloquio tipo quello Bergamo-Moggi, «nella prima griglia metti eccetera eccetera). Please, chiediglielo.
Devi sapere che in passato Manchester United e Arsenal se le diedero in campo di santa ragione. La televisione riprese la rissa, il regolamento in materia era lacunoso. Morale della favola: illecito ambientale (o se preferisci, strutturale), tre punti di penalizzazione agli uni, uno agli altri, in base alle responsabilità accertate. Do you understand? Non escludo che il dottor De Biase avrebbe spropositato di «obbrobrio giuridico». Non scherzare. Saltando di palo in frasca, hai idea della multa che il Chelsea ha chiesto per il caso Mutu? Diciassette milioni di euro. Devo «tradurteli» in sterline?
Una cosa è paragonare lo stesso tipo di scandalo in rapporto alle sentenze comminate dai tribunali di due Paesi diversi, ma parlare di mele quando il problema sono le pere (in troppi sensi...), bè, questo francamente mi sembra da condannato a morte alla frutta. Se poi vuoi addirittura tagliarti gli zebedei, come si dice dalle mie parti, prego, accomodati. Riforme, transazioni pubbliche, conflitti di interesse sotto controllo: gli inglesi «do it», che discorsi. Beati loro. Per caso, ti risulta che il direttore generale del Liverpool regalasse una scheda telefonica al padre di un arbitro in attività? O che il manager del Manchester United suggerisse le terne delle amichevoli, affinché potessero ambientarsi con calma (le terne, non le amichevoli)?
Devo ricordarti che, quando il consiglio federale regalò la serie B alla Fiorentina promossa in C-1, i più felici non erano né i Della Valle brothers né gli ultrà della Fiesole? I più contenti erano Giraudo e Moggi. «Ora: la Juventus in Inghilterra non sarebbe andata in C, ma sarebbe stata invece, che dico pronta, ma in pole-position per adempiere alle riforme che cambieranno il calcio in meglio» bla-bla-bla. Riforme? In meglio? Ma se quella vergogna di stato che fu il salto della Viola ce lo porteremo nella tomba, come puoi pensare a una Juve riformista (al massimo, trasformista)...
Carissimo, ti perdono soltanto perché ho deciso di iscrivermi al premio Fair Play. Non per altro. Questa volta mi hai proprio deluso. A proposito: un amico del «Guardian» vorrebbe dare un’occhiata al famoso contratto che Massimo Moratti fece firmare a mister Moggi. Per favore, lo fai tu un trillo a Lucianone e glielo chiedi?


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