Un Candreva per la voliera bianconera?

calciomercatoQualche uccellino comincia a tornare al nido: il falchetto Yago e il passero solitario Paolucci sono tornati a casa, anche se per il secondo rimane tutta da definire la questione della comproprietà col Siena. Prima di loro era ritornato il falconiere Bobby Goal, presuntuosamente accantonato in nome di un projettò che abbiamo scoperto non esistere (ma noi ce n’eravamo già accorti, ovviamente…) e precipitevolissimevolmente richiamato quando l’arca dell’alleanza Torino-Milano, travolta dallo tsunami da lei stessa provocato con insipiente tracotanza, stava per sfasciarsi contro gli scogli dell’inganno.

Per molti rondinotti non ci sarà ritorno, lo sappiamo: una volta che gli aggressori hanno distrutto il nido e cacciato i custodi, sono andati lontano, volando per altri cieli; e bisognerà ricostruire dal nulla quel che è stato buttato.

Ricostruire, già: ma se il projettò non esiste, perché l’ingegnere non ha studiato, occorrono almeno dei bravi capimastri, svegli e intuitivi. E bisogna assoldarli, o richiamarli, alla svelta, perché il mercato è uno specchio impietoso e, caro monsieur Blanc, riflette molto più in fretta di voi, che dovete ancora riflettere su… Candreva, tanto per fare solo un piccolissimo esempio.

Ma Sant’Iddio, ci avete smarronato tutta l’estate con la telenovela D’Agostino, avant’indré che bel divertimento, oggi sì, domani no, dopodomani forse (perché, dice il suo agente, è juventino), e alla fine sì, anzi, no, costa troppo…. Ma non vi eravate accorti che l’Udinese aveva anche il cartellino di questo ragazzo, che qualcosa di buono l’aveva già fatto vedere, e che probabilmente avrebbe consentito di spuntare un prezzo più abbordabile? Ma gli osservatori cosa diavolo osservano? Le costellazioni celesti?
Ah, sì…Candreva… giusto… però… non è la fotocopia di D’Agostino (dimenticavo, fotocopie e fax sono la specialità della real casa….). Certo che no, e allora andiamo a prendere Felipe Melo, che è quanto di più diverso dall’agognato originale si possa immaginare, peraltro; quel Melo che di rombo (il nuovo Verbo, in nome del quale ci si è liberati in fretta e furia anche di Pavel Nedved), di rombo, si diceva, forse, ma forse, conosce il pesce, perché in geometria pare decisamente impreparato, nemmeno alla linea è arrivato…

E Corvino si frega le mani, anzi i piedi, anzi fa naso-naso con ‘lo chiamano Trinità’, ma il naso vero ce l’ha lui, che compra il bidone d’oro a 8 milioni di euro e lo rivende a 25, riuscendo anche ad accaparrarsi l’eterna riconoscenza dei compratori, che praticamente gli regalano pure Marchionni e Zanetti.

E adesso il Terno, dopo aver fallito l’assalto al castello Lanzafame, vorrebbe conquistare la rocca Candreva , sfuggendo alla tenaglia Marotta-Preziosi, per attrarre con le sue lusinghe Spinelli, che ha bisogno di uomini per salvarsi, e Pozzo, che vuole soldi, sempre e ancora soldi.

Ce la faranno i nostri eroi?

E un’altra domanda, come un rovello, sta tormentando in questo momento le nostre menti, come ormai inevitabile aperitivo di ogni partita: chi sarà l’infortunato di turno?